CASTELNUOVO BERARDENGA. Da Potere al Popolo Castelnuovo Berardenga riceviamo e pubblichiamo.
“Vi raccontiamo una storia che interessa il comune di Castelnuovo Berardenga, fatta di volti e storie personali, quelle di Ibrahima, Abdul, Alassane e tanti altri giovani migranti ospitati nel nostro territorio che, grazie alla solidarietà di tanti concittadini e al prezioso lavoro degli operatori dell’accoglienza, si stavano integrando nel tessuto sociale. Questi ragazzi, per effetto del decreto Salvini, verranno espulsi dal sistema dell’accoglienza, diventeranno clandestini e verranno forzatamente dislocati in qualche centro di reclusione. Una storia che si intreccia con quelle di decine di operatori qualificati. Sono persone che svolgono un mestiere difficile, in cui è necessaria un’alta specializzazione. Spesso sono contratti di lavoro con cui queste persone stanno costruendo il proprio presente e progettando il proprio futuro. Con il cosiddetto decreto sicurezza questi posti di lavoro sono seriamente a rischio. Quindi all’emergenza sociale e al dramma umano dei migranti, si aggiungerà dunque il danno della perdita di questi posti di lavoro. Il ministro Salvini ha avuto la faccia tosta di rivolgersi ai migranti che saranno gettati nella clandestinità dicendo: “la pacchia è finita”. Userà lo stesso disprezzo anche verso i tanti disoccupati creati dalla sua propaganda?
Come Potere al popolo chiediamo all’amministrazione cittadina di farsi carico di questi ragazzi (ormai parte della comunità) e dell’emergenza occupazionale che si creerà. Vanno trovate urgentemente delle soluzioni concrete e noi siamo disponibili a dare il nostro contributo, ad iniziare da un incontro pubblico sul tema.
Il 5 marzo è stata approvata all’unanimità un’ottima delibera antifascista, il cui testo è stato scritto anche con il nostro contributo. L’antifascismo però non è solo rimembranza, ma deve essere anche azione concreta, che può prendere anche le forme della solidarietà sociale e dell’antirazzismo. Necessarie in questo momento come non mai nella storia della Repubblica italiana”.