"Una situazione senza precedenti per la gravità e per i danni economici"
AMIATA. “Per l’ennesima volta siamo a rappresentare le difficoltà in cui versa questa zona a causa dell’interruzione della SR Cassia all’altezza del confine fra i nostri due comuni.” Comincia con queste parole la lettera che i sindaci di Abbadia San Salvatore, Fabrizio Tondi e di Radicofani, Francesco Fabbrizzi hanno deciso di inviare al presidente della Giunta Regionale Toscana, all’assessore alle infrastrutture, mobilità, urbanistica e politiche abitative, al presidente della Provincia di Siena e al prefetto della Provincia di Siena, esasperati dal protrarsi dei disagi a causa del ponte interrotto sulla Cassia.
“Per i nostri cittadini, per le aziende del territorio e, vorremmo aggiungere, anche per l’immagine della Regione, si tratta di una situazione senza precedenti per la gravità e per i danni economici che sta producendo. Sappiamo bene che la Regione è intervenuta, per quanto di competenza, a suo tempo con ogni celerità possibile con gli stanziamenti necessari a ripristinare la viabilità, perlomeno in via temporanea, ma ad oggi è ancora inspiegabilmente tutto fermo. Ad ormai oltre otto mesi dalla chiusura, pare quasi irrealistico parlare di emergenza, ma assicuriamo che di questo si tratta, anzi l’emergenza diventa ancora più pressante: come si può pensare di tenere chiusa l’unica arteria di grande viabilità che collega questa zona al resto del mondo?
Ci appelliamo alla vostra sensibilità, oltre che alle vostre competenze, affinché su questa vicenda sia posta l’attenzione dovuta e in tempi ristretti. L’inverno è alle porte e nella nostra zona, viste le normali condizioni metereologiche, non sempre i cantieri possono lavorare speditamente. Da parte nostra c’è e ci sarà come sempre tutta la collaborazione possibile, ma non è più rinviabile un coordinamento diretto della Regione, magari attraverso la gestione di un’apposita unità di crisi che segua la vicenda, sia dal punto di vista amministrativo sia tecnico e a cui si pongano obiettivi certi da conseguire in tempi ragionevoli. Aiutateci a sentirci toscani quanto gli altri e meno isolati di quanto già lo siamo per ragioni naturali”.