POGGIBONSI. Il gruppo di Forza Italia di Poggibonsi passa alle "maniere forti" e, dopo lo scadere dei tempi richiesti per la consegna di documenti pubblici da parte dell'amministrazione comunale ha deciso di diffidare il sindaco ed i dirigenti dei settori "interpellati".
“L’azione della Amministrazione Comunale poggibonsese non convince affatto la forza di opposizione “berlusconiana”. Come nel contesto della politica nazionale, Forza Italia Poggibonsi, da tempo sta cercando di mettere a posto certe circostanze che non risultano essere molto chiare agli occhi di gran parte della cittadinanza. Di recente Forza Italia Poggibonsi, anche sulla scia dell’effetto Brunetta, si sta adoperando in tal senso richiedendo atti e documenti specifici relativi all’operato dell’amministrazione comunale ma inspiegabilmente – si legge in una nota di Forza Italia a firma Annamaria Giorli – il Sindaco e i Dirigenti non provvedono come previsto per legge a l’invio dei documenti richiesti. Trascorsi ormai i termini entro il quale l’amministrazione deve mettere a disposizione quanto richiesto, Forza Italia Poggibonsi ha esposto formale denuncia di diffida al primo cittadino, al segretario del comune e ai dirigenti dei settori chiamati in causa. Qualora adesso l’amministrazione non provvederà all’invio degli atti richiesti, si conclamerebbe il reato penale di omissione di atti d’ufficio".
"Le carte richieste – spiegano i forzisti – riguardano il resoconto relativo a conferimenti di incarichi individuali (compreso tecnici e legali), con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, ad esperti di particolare e comprovata specializzazione anche universitaria. In sintesi vogliamo capire e far capire come vengono spesi i denari pubblici per consulenze a nostro dire eccessive e talvolta fuori luogo, ma sembra che l’amministrazione non voglia o non possa far sapere".
"Nell’ istanza infatti – conclude la nota – si richiede di precisare: il nominativo del dirigente che ha stipulato i contratti; l’oggetto della prestazione; il riferimento ad obiettivi e progetti specifici e determinati; la coerenza della prestazione con le esigenze di funzionalità dell’amministrazione conferente; l’avvenuto accertamento preliminare dell’impossibilità oggettiva dell’utilizzo delle risorse umane disponibili all’interno dell’amministrazione stessa; il carattere di natura temporanea ed altamente qualificata della prestazione; la durata, il luogo, l’oggetto e compenso della collaborazione dell’ incarico ed il relativo esito finale. Insomma tutte informazioni che l’Amministrazione Comunale dovrebbe avere sotto controllo, ma in Piazza Cavour non sembra essere proprio così. Analoga diffida è stata inviata anche nel merito del piano regolatore, ma anche in tal caso non è dato sapere e gli atti richiesti, nonostante i solleciti ancora non sono pervenuti. Ovviamente gli atti di diffida sono stati inviati per conoscenza alla Procura della Repubblica”