POGGIBONSI. Tornano a ribadire la non appartenenza ad un preciso colore politico "tradizionale" i rappresentanti di LiberaMente.
Lo spunto per insistere su questo aspetto è la polemica nata in seguito all'aggressione di una signora nel sottopasso di Largo Gramsci e le parole che il segretario del Pd, Scarpelli ha rivolto alla lista civica.
"Non può permettersi di associare alla destra chiunque non la pensi come lui – scrive il direttivo di LiberaMente – la nostra posizione è fuori dagli schemi partitici e dalle classificazione cromatiche! Come movimento cittadino siamo sempre stati aperti al dialogo con tutti e abbiamo più volte invitato anche i rappresentanti del PD, ma da parte loro mai ufficialmente neanche una risposta. È ovvio che noi continueremo il dialogo con chi vuol costruire una Poggibonsi che risponda ai bisogni della gente e non a logiche aggrappate alla vecchia politica".
"Scarpelli invece che tentare di fare il perbenista si preoccupi di attivare i suoi organi di partito affinché in quel capolavoro architettonico del sottopasso, che già ha creato e che continua a creare tanto disagio, si pongano le condizioni per poter passare in maniera idonea e agevole – scrive in una nota il direttivo di LiberaMente – Provi lui a transitare con un passeggino, piuttosto che con una carrozzella oppure in bicicletta e poi prenda atto che le scelte del suo partito sono davvero al limite della follia progettuale. A posteriori dell’apertura del sottopasso, Scarpelli faccia sapere con chiarezza ai cittadini cosa vorrà fare di Via Trento e Via XX Settembre, perché ancora non ha dato una risposta e se i piani deliberati dai suoi compagni di partito, si confermeranno come già ufficializzati, assisteremo di nuovo ad un ulteriore scempio cittadino".