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POGGIBONSI. Avviate oggi le procedure per appaltare l'intervento di ripristino della piscina del Bernino.
“Non appena tornati in possesso dell'immobile ci siamo mossi – dice l'assessore ad Ambiente e Territorio Giampiero Signorini – L'iter è avviato e, attesi i tempi tecnici necessari, l'intervento inizierà e l'impianto sarà di nuovo a disposizione della città e di tutti i cittadini che a vario titolo lo frequentano”.
Il dissequestro della struttura è stato effettuato ieri 27 gennaio su notifica della Procura della Repubblica. Le indagini, che vedono anche l'Amministrazione Comunale come parte lesa, sono ancora in corso.
“Poter restituire l'impianto alla città – dice Signorini – ci permette di chiudere una parte di questa dolorosa vicenda, su cui sarà messa la parola fine quanto l'indagine giungerà a termine e conosceremo cause e responsabilità dell'accaduto. Per il momento, ribadendo la nostra fiducia e disponibilità alla Mgistratura, pensiamo a ripristinare la struttura e a restituirla quanto prima ai cittadini e alle associazioni”.
Venendo all'intervento è stata avviata la procedura negoziata per la gara che riguarda il ripristino della funzionalità e sicurezza dell'impianto coperto. L'intervento (costo 230mila euro, da progetto) riguarderà il risanamento del locale vasche con il rifacimento dell'intero controsoffitto, la revisione degli impianti di illuminazione interna e di distribuzione dell'aria calda. E' stata avviata oggi la procedura anche per l'altro intervento da eseguire in piscina, per la manutenzione delle fognature e per altri malfunzionamenti legati ai bagni e ai locali docce. “Un intervento quest'ultimo – precisa Signorini – necessario e che fa parte di quei lavori che l'Amministrazione aveva già contestato alla ditta esecutrice, e che sono quindi oggetto di un contenzioso in essere”.
“Ci sono i tempi tecnici di – dice Signorini – tutto l'iter che sarà seguito come sempre con la massima cura dai nostri uffici. Riteniamo di poter affidare entrambi gli intreventi, che hanno una durata da progetto di 100 giorni, nell'arco di un mese e mezzo. Dell'andamento dei lavori terremo costantemente informata la città con l'auspicio di riaprire quanto prima e rimettere in funzione l'impianto”.
“Non appena tornati in possesso dell'immobile ci siamo mossi – dice l'assessore ad Ambiente e Territorio Giampiero Signorini – L'iter è avviato e, attesi i tempi tecnici necessari, l'intervento inizierà e l'impianto sarà di nuovo a disposizione della città e di tutti i cittadini che a vario titolo lo frequentano”.
Il dissequestro della struttura è stato effettuato ieri 27 gennaio su notifica della Procura della Repubblica. Le indagini, che vedono anche l'Amministrazione Comunale come parte lesa, sono ancora in corso.
“Poter restituire l'impianto alla città – dice Signorini – ci permette di chiudere una parte di questa dolorosa vicenda, su cui sarà messa la parola fine quanto l'indagine giungerà a termine e conosceremo cause e responsabilità dell'accaduto. Per il momento, ribadendo la nostra fiducia e disponibilità alla Mgistratura, pensiamo a ripristinare la struttura e a restituirla quanto prima ai cittadini e alle associazioni”.
Venendo all'intervento è stata avviata la procedura negoziata per la gara che riguarda il ripristino della funzionalità e sicurezza dell'impianto coperto. L'intervento (costo 230mila euro, da progetto) riguarderà il risanamento del locale vasche con il rifacimento dell'intero controsoffitto, la revisione degli impianti di illuminazione interna e di distribuzione dell'aria calda. E' stata avviata oggi la procedura anche per l'altro intervento da eseguire in piscina, per la manutenzione delle fognature e per altri malfunzionamenti legati ai bagni e ai locali docce. “Un intervento quest'ultimo – precisa Signorini – necessario e che fa parte di quei lavori che l'Amministrazione aveva già contestato alla ditta esecutrice, e che sono quindi oggetto di un contenzioso in essere”.
“Ci sono i tempi tecnici di – dice Signorini – tutto l'iter che sarà seguito come sempre con la massima cura dai nostri uffici. Riteniamo di poter affidare entrambi gli intreventi, che hanno una durata da progetto di 100 giorni, nell'arco di un mese e mezzo. Dell'andamento dei lavori terremo costantemente informata la città con l'auspicio di riaprire quanto prima e rimettere in funzione l'impianto”.