POGGIBONSI. Il crollo in piscina avvenuto solo qualche giorno fa, ha lasciato una scia di sconcerto che si legge in tutti gli interventi politici che continuano a giungere nelle redazioni dei giornali locali.
All'intervento del Presidente del Consiglio Comunale Petri, che ha escluso la possibilità di un consiglio comunale straordinario interamente dedicato alla questione dell'incidente della piscina comunale, il gruppo consiliare di Forza Italia verso il Popolo della Libertà replica: "Dopo un avvenimento così improvviso e scioccante crediamo siano comprensibili alcune ore di concitazione, ma sarebbe consigliabile che a distanza di giorni ci sforzassimo per un ragionamento razionale, per poter dare risposte ai tanti cittadini che le chiedono a gran voce".
"Siamo convinti che un'opinione obiettiva sulla vicenda si possa formare solo sentendo le voci fuori dal palazzo, e soprattutto ascoltando le parole di tutti i soggetti coinvolti, dall'amministrazione comunale all'azienda che ha effettuato i lavori, fino ai tecnici responsabili del collaudo – scrivono i consiglieri Annamaria Giorli e Tommaso Lorenzi – E' con questo spirito, con la voglia di capire come stiano realmente le cose, che avevamo richiesto al presidente del consiglio comunale non una semplice seduta straordinaria bensì un'adunanza aperta, dove anche i semplici cittadini avessero diritto di parola e dove fossero invitati collaudatori e responsabili dell'azienda che ha svolto i lavori di manutenzione".
"Tale occasione non avrebbe certo sostituito il lavoro della magistratura, nella quale riponiamo la massima fiducia – si legge ancora nel documenti di Forza Italia – ma certamente avrebbe permesso ai poggibonsesi di capire meglio quanto è accaduto, ascoltando direttamente non una parte in causa ma tutti i soggetti coinvolti. Il presidente Petri, con una secca e poco cortese risposta a mezzo stampa, ci ha negato questa opportunità. Avremo quindi le sole risposte dell'amministrazione, incomplete per forza di cose, essendo il Comune una delle parti in causa, e i cittadini che interverranno (crediamo numerosi) al consiglio comunale usciranno con più incertezze di prima. E' questo ciò che dobbiamo alla città? noi crediamo che si possa e si debba fare di più, e che vista la situazione siano dunque legittimi -e non strumentali- tutti i dubbi manifestati dai tanti cittadini in cerca della verità".