Il 9 agosto,l poeta vietrese presenta il libro di poesie “Foglio bianco” e le ceramiche con la poesia “Diamante di Acque” donate alla città di Chianciano
CHIANCIANO TERME. Il noto poeta vietrese Vincenzo Tafuri, affezionato cliente delle Terme di Chianciano, sarà premiato mercoledì 9 agosto 2016 alle ore 17.00, presso la Sala Fellini (Terme di Chianciano, Parco Acqua Santa); riceverà il “Premio Fedeltà” a Chianciano Terme per le sue opere e la sua attività poetica, oltre che per aver da anni soggiornato nella città termale. Sarà l’occasione, alla presenza del Sindaco Andrea Marchetti e del Direttore generale di Terme di Chianciano Mauro della Lena, per parlare del suo ultimo libro “Foglio bianco” e per ammirare all’ingresso della Sala Fellini la ceramica vietrese donata da Tafuri su cui campeggia la poesia “Diamante di Acque” Un’altra ceramica vietrese è stata donata, sempre da Tafuri, al Comune di Chianciano Terme che è stata collocata presso la Biblioteca comunale, che si trova nei giardini pubblici Bonaventura Somma nello stesso plesso della Sala Polivalente. Il pomeriggio si conclude con un concerto organizzato da “Umbria Classica”.
Grande soddisfazione per Vincenzo Tafuri che dopo i vari riconoscimenti ricevuti in molte manifestazioni culturali in Italia, torna a Chianciano Terme. Nato a Vietri sul Mare nel 1941, ha sempre avuto la passione per la poesia e la cultura umanistica ed ha partecipato a vari concorsi letterari, ricevendo numerosi riconoscimenti in ambito nazionale.
Dopo “Costiera Addormentata” e “Voli di Colomba”, impreziosito da una prefazione di Maria Luisa Spaziani, Tafuri manda in stampa dunque la sua terza raccolta di versi da cui emergono immagini ricche di vibrante uso poetico provenienti dai luoghi geografici e dell’anima (la sua Costiera Amalfitana) dove tutto, pur nel dolore, si avvolge di luce.
Enzo Tafuri, che è presidente dell’associazione che organizza il Premio Letterario Nazionale Albori, giunto alla X edizione, ha ricevuto tutta una serie di riconoscimenti importanti. Terzo alla X edizione del Premio internazionale di poesia e narrativa “Firenze capitale d’Europa” e secondo al concorso letterario “Prato – un tessuto di cultura”, Tafuri, con Costiera Addormentata, ha ottenuto, con unanime consenso della giuria, il massimo riconoscimento al XXV Premio internazionale di poesia “Alfonso Gatto” di Salerno.
Il suo “Voli di Colomba” è risultato secondo classificato alla XVI edizione del Premio internazionale di poesia e narrativa “Firenze capitale d’Europa” ed ha ottenuto il premio speciale Athos Lazzari al Premio Internazionale Città di Cattolica. Secondo classificato anche al Premio Letterario Internazione di Montefiore, l’autore è stato incluso tra gli artisti di rilievo al famoso Bar Letterario “Le Giubbe Rosse”.
Intervista a Vincenzo Tafuri
a cura di Angela Betti (Terme di Chianciano)
Dottor Tafuri, ci racconti di come è nata la sua passione per Chianciano e per le sue Terme – “Ho conosciuto Chianciano nel lontano 1971, il mio primo fratello, ora scomparso, con la moglie era alle terme proveniente da Trieste. Per comodità di distanza e per vederci ho raggiunto Chianciano un po’ a malincuore perché pensavo che il sito fosse adatto all’età matura, quindi noioso. Ero giovane, con la Maserati Biturbo. Mi sorprese il parco macchine degli ospiti, Ferrari rombanti, fuoriserie, eleganza, stile, vivacità, fascino e serenità del meraviglioso circondario. Un salto in una cultura selettiva e garbata nel riposo rilassante. Da allora ogni anno fuggo dal ritmo confuso e corro nella mia oasi di pensiero”.
Lei che nelle sue opere si ispira alla natura ed all’architettura dei luoghi, ha scritto ad esempio di Piazza Italia, ha dedicato qualche verso anche alle acque ed alle fonti termali o ai Parchi? – “Scrivo poesie e racconti in maniera professionale da circa dieci anni, sono stato e resto imprenditore edile. La poesia ormai mi ha preso nelle molteplici sfumature del dialogo civile e naturalistico. “Piazza Italia”, e la prima poesia “Chianciano”, cuore pulsante della città ha captato la mia sensibilità e ho voluto lasciare traccia e memorie. I parchi, le terme, pianeta di umanità variegata, ho scritto negli anni versi di getto che ora riemergono con la poesia attuale ‘Diamante di acque’”.
Di seguito il testo della poesia di Vincenzo Tafuri dedicata a Chianciano Terme
Diamante di Acque
(Alle Terme di Chianciano)
Avvenne l’impatto cosmico nella genesi di natura.
Terre, mari, oceani, gocce termali, tepore di seni.
Paesaggio scritto con l’acqua, Chianciano adorna
colline come onde di carezze.
Diamante di rugiada, geometriche sfaccettature
filtrano riflessi.
Sipario fantastico, l’acqua Santa, parco sereno
nell’oasi di pensiero, la vita lenta fugge al tramonto,
note vibranti, voci, bisbigli.
Le parole si abbeverano al balsamico vigore.
Fragori dai confini del cielo, terme sensoriali
al brio di giovinezza.
Spruzzi argentati nelle vele del tempo.
Culto dell’animo, la piramide avvolge l’estasi
della mente come un sogno sereno.
Un guizzo di luce, flash dorato, universo di
colori, fulgore lontano.
Meandri di storia, terra d’Etruria.
Architetto remoto, Theia divina, abbaglia la
liquida aia nella voluttà sospesa.
Iride di sensualità, pastelli danzanti, tenui
leggeri.
Zampillano concerti di schiume, la cute morbida
nel delicato bacio di sabbia.
Sinuosa armonia, pietre e acque nel celeste
riflesso come petalo rubato al cielo.
(Vietri Sul Mare lì, 14 ottobre 2014)