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POGGIBONSI. Dal Partito Indipendentista Toscano riceviamo e pubblichiamo.
“Il Partito Indipendentista Toscano è rimasto in silenzio fino ad ora, adesso è il momento di scoprire le carte e mettere nero su bianco come sono in realtà le cose.
Intanto dalle comunicazioni, visto il banchetto con le oltre 400 firme raccolte dal Comitato spontaneo di Cittadini per la salvaguardia delle piante.
“Ho avuto modo di stare al banchetto del Comitato mentre raccoglievano le firme – spiega Mori Mauro, socio fondatore del Partito Indipendentista Toscano – ed ho avuto modo di parlare con i cittadini e residenti della Piazza”.
Dalle dichiarazioni NESSUNO ha ricevuto nessuna comunicazione, nessuna lettera, nessuna telefonata.
Si deduce quindi che anche le dichiarazioni del sindaco, che tanto sbandiera di “essersi confrontato con i cittadini pubblicamente e con incontri mirati con chi in piazza vive e lavora”, citando quello scritto sui giornali, evidentemente non è stata gestita bene a livello di comunicazione. Inoltre, ho inviato la richiesta degli atti per sapere date, orari, luoghi e i modi in cui sono stati contattati i cittadini e messi al corrente della sostanziale modifica della Piazza”
Mori non si ferma qui, ma rincara la dose con delle accuse molto serie e pesanti: “Abbiamo effettuato come Partito Indipendentista Toscano una segnalazione alle Belle Arti non di Siena, ma direttamente a Roma e Firenze, le quali hanno preso in carico la richiesta che si delinea su diversi settori di cui il Comune ormai ci ha abituato a prenderle poco seriamente, come l’utimo fatto in ordine di tempo del Vicesindaco, evidentemente anche le altre cose sono “quisquilie”.
“La Piazza ha già compiuto 70 anni, cosa dichiarata dal Comune con la dicitura””Al Piano di ricostruzione del 1947 (Ministero ll.pp. DM n. 3149/3249 Divisione XXI del 24/09/1947) fu affidato il compito di normare la rinascita cittadina, fissando le zone destinate alla riedificazione in ampliamento. Tra le indicazioni urbanistiche che trovarono immediata attuazione furono proprio la costruzione della nuova Stazione ferroviaria in piazza Mazzini, risulta quindi che Piazza Mazzini è soggetta al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio in quanto rientrante nei 70 anni previsti dal codice.
Sempre sulle “quisquilie”, hanno avuto il coraggio di emettere la procedura di gara di appalto mentre i Beni Architettonici devono rispondere.
Per terminare, siamo a favore della manutenzione della piazza, anzi, ne ha certamente bisogno. Se la piazza è ridotta così, a cominciare dal monumento della fontana, senza acqua e senza manutenzione ormai da decenni, è certamente colpa di chi per 70 anni ha governato senza fare manutenzione.
Chiediamo quindi che la piazza venga non smantellata, rispettando i 70 anni, ma venga restaurata, con potatura delle piante sane, pulizia e rimessa in sesto delle parti in mattone, nuovi sottoservizi e marciapiedi, così da riportare al vecchio splendore la porta d’accesso per Poggibonsi, naturalmente scegliendo aziende e tecnici Poggibonsesi o comunque della Valdelsa, che possano conoscere bene il territorio su cui vanno a lavorare, inoltre per mantenere qui il lavoro, cosa che questa amministrazione non ha mai fatto dando anche affidamenti diretti sotto i 40.000 euro a aziende esterne”.
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