L’impianto, di proprietà dell’amministrazione comunale e gestito dall’Acquedotto del Fiora, sarà creato nella zona artigianale vicina al fiume Elsa, in modo da consentire la consegna del refluo depurato nel corso d’acqua. Già negli anni ‘80 il Comune di Casole d’Elsa aveva pianificato la realizzazione delle infrastrutture necessarie per la depurazione delle acque reflue (rete fognaria ed impianto di depurazione) e, negli anni successivi, aveva sostenuto investimenti proprio finalizzati a tale obiettivo. Negli anni precedenti, infatti, era stato realizzato il collettore fognario principale e gran parte della rete per convogliare gli scarichi dell’abitato di Pievescola ai piedi dell’area deputata ad ospitare il nuovo impianto di depurazione che, fino ad oggi, era rimasta opera incompiuta.
La struttura ha una portata media di circa 8 mc/h (metri cubi l’ora) per arrivare ad una portata massima di oltre 17 mc/h. Oltre a garantire il rispetto dei normali limiti tabellari, l’impianto è stato concepito anche al fine di adeguare l’effluente alla Direttiva CEE ed al conseguente Dlgs 152/06 sulle acque reflue urbane per l’immissione in aree sensibili. Il trattamento delle acque di scarico si basa sul “sistema a fanghi attivi ad aerazione prolungata”, ampiamente collaudato presso molti impianti già in funzione, con ottimi rendimenti depurativi. Inoltre, tale sistema consente agevolazioni di natura gestionale, nonché la possibilità di automatizzare tutto il ciclo di processo, riducendo al minimo i consumi di energia.
Pievescola avrà entro giugno 2009 il depuratore
CASOLE D'ELSA. L'impianto di depurazione a Pievescola sarà completato entro giugno 2009, e costerà oltre 200 mila euro.