PIENZA. Il sindaco Fabrizio Fè spiega la scelta di uscire dal distretto della zona Amiata Val d’Orcia (di cui faceva parte dall'aprile scorso), con una delibera del Consiglio Comunale approvata dalla precedente maggioranza, con i voti contrari delle minoranze. Del percorso intrapreso dall’amministrazione pientina, che ha già fatto richiesta alla Regione Toscana per essere reinserita nella zona Valdichiana, si è discusso nell’ultima seduta del consiglio comunale, che si è tenuto il 30 settembre scorso.
“Questa amministrazione non ha alcuna intenzione di condurre Pienza all’isolamento. Riportare la città nella Società della Salute della zona Valdichiana significa semplicemente assicurare ai nostri cittadini un più agevole accesso ai servizi socio sanitari e rispettare quanto abbiamo loro promesso nel programma di mandato. I cittadini di Pienza – spiega Fè – hanno sempre fatto riferimento alla vicina Montepulciano per tutti i servizi socio sanitari. Il percorso che stiamo facendo non stravolge nessun assetto perché Pienza è sempre stata parte integrante della Val d’Orcia, ma non dell’Amiata. Su questo punto, che io ritengo uno dei più qualificanti del nostro programma, i cittadini si sono espressi attraverso il voto e c’è larga condivisione sulla volontà di procedere. Dai primi colloqui con la Regione Toscana abbiamo trovato disponibilità, perché l’indirizzo è quello di ascoltare le indicazioni e la volontà delle amministrazioni comunali e dei suoi cittadini”.
“Se la nostra richiesta verrà accolta – continua il sindaco – entro il 2011 Pienza lascerà anche la Comunità montana Amiata Val d’Orcia. La legge regionale sul riassetto delle comunità montane attualmente in vigore obbliga, infatti, le amministrazioni a far parte di uno stesso ambito per la gestione di qualsiasi servizio, imponendo dunque uniformità tra Società della Salute e zona di appartenenza. Con questa nostra scelta vogliamo dare una priorità, su tutti, ai servizi socio sanitari, ma questo non significa che i rapporti con i cinque comuni della Val d’Orcia verranno meno. Pienza è parte integrate di questa terra, lo è con la sua presenza nel Parco, lo è per storia e identità. Se non saranno gli altri ad isolarci, da parte nostra non c’è alcuna volontà in questo senso”.
“Per quanto riguarda – conclude Fè – la realizzazione di una Residenza Sanitaria Assistita a Pienza, proposta anch’essa e contenuta nel nostro programma di mandato, ci siamo recentemente confrontati con il responsabile della Società della Salute della zona Valdichiana e Amiata Val’Orcia, Gian Guido Pintus, che alle attuali condizioni ha espresso perplessità sulla fattibilità di realizzare una struttura in entrambi i distretti. Questo non significa che la nostra amministrazione non continuerà a portare avanti le sue istanze sulla necessità di potenziare i servizi socio sanitari, a partire dalla residenza assistita. Siamo in carica da tre mesi, un po’ troppo presto per dire che non abbiamo mantenuto gli impegni presi con i cittadini”.
“Questa amministrazione non ha alcuna intenzione di condurre Pienza all’isolamento. Riportare la città nella Società della Salute della zona Valdichiana significa semplicemente assicurare ai nostri cittadini un più agevole accesso ai servizi socio sanitari e rispettare quanto abbiamo loro promesso nel programma di mandato. I cittadini di Pienza – spiega Fè – hanno sempre fatto riferimento alla vicina Montepulciano per tutti i servizi socio sanitari. Il percorso che stiamo facendo non stravolge nessun assetto perché Pienza è sempre stata parte integrante della Val d’Orcia, ma non dell’Amiata. Su questo punto, che io ritengo uno dei più qualificanti del nostro programma, i cittadini si sono espressi attraverso il voto e c’è larga condivisione sulla volontà di procedere. Dai primi colloqui con la Regione Toscana abbiamo trovato disponibilità, perché l’indirizzo è quello di ascoltare le indicazioni e la volontà delle amministrazioni comunali e dei suoi cittadini”.
“Se la nostra richiesta verrà accolta – continua il sindaco – entro il 2011 Pienza lascerà anche la Comunità montana Amiata Val d’Orcia. La legge regionale sul riassetto delle comunità montane attualmente in vigore obbliga, infatti, le amministrazioni a far parte di uno stesso ambito per la gestione di qualsiasi servizio, imponendo dunque uniformità tra Società della Salute e zona di appartenenza. Con questa nostra scelta vogliamo dare una priorità, su tutti, ai servizi socio sanitari, ma questo non significa che i rapporti con i cinque comuni della Val d’Orcia verranno meno. Pienza è parte integrate di questa terra, lo è con la sua presenza nel Parco, lo è per storia e identità. Se non saranno gli altri ad isolarci, da parte nostra non c’è alcuna volontà in questo senso”.
“Per quanto riguarda – conclude Fè – la realizzazione di una Residenza Sanitaria Assistita a Pienza, proposta anch’essa e contenuta nel nostro programma di mandato, ci siamo recentemente confrontati con il responsabile della Società della Salute della zona Valdichiana e Amiata Val’Orcia, Gian Guido Pintus, che alle attuali condizioni ha espresso perplessità sulla fattibilità di realizzare una struttura in entrambi i distretti. Questo non significa che la nostra amministrazione non continuerà a portare avanti le sue istanze sulla necessità di potenziare i servizi socio sanitari, a partire dalla residenza assistita. Siamo in carica da tre mesi, un po’ troppo presto per dire che non abbiamo mantenuto gli impegni presi con i cittadini”.