PIENZA. Nel corso dell’ultimo consiglio comunale, che si è svolto a Pienza nei giorni scorsi, è stato deliberato l’assestamento generale del bilancio 2009, approvato con i voti favorevoli della maggioranza e il voto contrario dei consiglieri di minoranza.
“Un fatto abbastanza strano – commenta il sindaco Fabrizio Fè – visto che il bilancio di previsione per il quale è stato effettuato l’assestamento era stato deciso e votato dalla maggioranza della passata legislatura. In questi mesi ci siamo trovati a gestire un bilancio deciso da altri, con pochissime possibilità di scelta”.
Durante il consiglio è stato dato il via libera anche alla prima variante al piano triennale delle opere pubbliche; in particolare, sono state apportate modifiche per anticipare i lavori di adeguamento antisismico della scuola elementare di Pienza e la riqualificazione del giardino delle Mura. Un intervento, quest’ultimo, di particolare importanza visto che prevede la predisposizione di un senso unico in via E. Mangiavacchi, con fermata per autobus turistici. L’obiettivo è quello di dare una risposta all’annoso problema della sosta.
Sono state due le mozioni presentate dal gruppo consiliare di maggioranza “La Piazza”, che si è espresso sulla riduzione della partecipazione pubblica nel capitale degli enti gestori dell’acqua al 30 per cento, previsto dal cosiddetto decreto Ronchi, poi convertito in legge, e sulle politiche nazionali della scuola. “La riforma dei servizi pubblici locali introdotta dalla legge – ha detto il sindaco – privatizza, di fatto, la gestione dell’acqua. Noi crediamo che la risorsa idrica sia indispensabile per la vita umana e, come tale, non possa essere equiparata ad un bene a prevalenza economica”. La mozione, che ha voluto manifestare il dissenso e la contrarietà alla scelta dell’esecutivo da parte dell’amministrazione pientina, è stata approvata con il voto contrario della lista “Centrosinistra per Pienza”.
“Tenuto conto che le due mozioni sulle politiche nazionali della scuola e sul ddl Calderoli relativo al riordino della pubblica amministrazione e i costi della politica sono stati votate all’unanimità, ci chiediamo se il Centrosinistra pientino, in materia di acqua, condivida la scelta del governo di privatizzare un bene essenziale per la vita degli esseri umani”. Il gruppo di minoranza ha dichiarato che il consiglio comunale non è competente in materia, esistendo organi superiori delegati alla tutela della collettività.
In merito alle recenti dichiarazioni apparse sulla stampa locale da parte del gruppo “Centrosinistra per Pienza”, il sindaco e la giunta precisano, inoltre, che non c’è stato, in consiglio comunale, alcun successo dell’attuale minoranza in relazione alla scelta di aderire ai servizi associati della Comunità montana Amiata Val d’Orcia.
“Come già espresso a novembre in sede di conferenza dei sindaci – spiegano il primo cittadino e la giunta – il Comune di Pienza, in attesa di una risposta della Regione Toscana sulla richiesta di rientrare nel distretto socio-sanitario Valdichiana, avrebbe aderito ai servizi associati nell’attuale distretto di appartenenza, ovvero la Comunità Montana Amiata Val d’Orcia. Il gruppo di Centrosinistra, lungi dall’avere determinato le scelte all’amministrazione, ha semplicemente preso atto dei consapevoli indirizzi che questa ha assunto per evitare inutili modifiche”.
“Per quanto riguarda la segnaletica del Centro Commerciale Naturale – proseguono il sindaco e la giunta – ricordiamo che l’attuale maggioranza approvò il progetto nel lontano 2006 e che da allora al termine della passata legislatura, l’attuale capogruppo di minoranza Claudio Serafini, ex assessore al turismo, non è stato in grado di sviluppare l’iniziativa davanti alla Regione Toscana, bloccando l’erogazione del saldo del contributo concesso. L’assessore Enrico Quinti, che ha riaperto la pratica per comprendere quali fossero le problematiche che impedivano tele erogazione, ha verificato l’esistenza di inadempienze a carico della precedente amministrazione, provvedendo a completare l’invio della necessaria documentazione alla Fidi Toscana (preposta all’erogazione), perfezionando il procedimento di concessione del contributo e provvedendo all’installazione della segnaletica”.
“Anche per quanto riguarda la questione del volontariato – concludono il sindaco e giunta – la minoranza ha impropriamente parlato di successo. Rispondendo all’interrogazione presentata dal Centrosinistra, abbiamo informato il consiglio comunale dell’intenzione di regolamentare le attività di volontariato, ribadendo la volontà di valorizzare, e non criminalizzare, quello che è un valore aggiunto per la nostra comunità, anche alla luce delle limitate disponibilità di risorse da parte degli enti locali”.
“Un fatto abbastanza strano – commenta il sindaco Fabrizio Fè – visto che il bilancio di previsione per il quale è stato effettuato l’assestamento era stato deciso e votato dalla maggioranza della passata legislatura. In questi mesi ci siamo trovati a gestire un bilancio deciso da altri, con pochissime possibilità di scelta”.
Durante il consiglio è stato dato il via libera anche alla prima variante al piano triennale delle opere pubbliche; in particolare, sono state apportate modifiche per anticipare i lavori di adeguamento antisismico della scuola elementare di Pienza e la riqualificazione del giardino delle Mura. Un intervento, quest’ultimo, di particolare importanza visto che prevede la predisposizione di un senso unico in via E. Mangiavacchi, con fermata per autobus turistici. L’obiettivo è quello di dare una risposta all’annoso problema della sosta.
Sono state due le mozioni presentate dal gruppo consiliare di maggioranza “La Piazza”, che si è espresso sulla riduzione della partecipazione pubblica nel capitale degli enti gestori dell’acqua al 30 per cento, previsto dal cosiddetto decreto Ronchi, poi convertito in legge, e sulle politiche nazionali della scuola. “La riforma dei servizi pubblici locali introdotta dalla legge – ha detto il sindaco – privatizza, di fatto, la gestione dell’acqua. Noi crediamo che la risorsa idrica sia indispensabile per la vita umana e, come tale, non possa essere equiparata ad un bene a prevalenza economica”. La mozione, che ha voluto manifestare il dissenso e la contrarietà alla scelta dell’esecutivo da parte dell’amministrazione pientina, è stata approvata con il voto contrario della lista “Centrosinistra per Pienza”.
“Tenuto conto che le due mozioni sulle politiche nazionali della scuola e sul ddl Calderoli relativo al riordino della pubblica amministrazione e i costi della politica sono stati votate all’unanimità, ci chiediamo se il Centrosinistra pientino, in materia di acqua, condivida la scelta del governo di privatizzare un bene essenziale per la vita degli esseri umani”. Il gruppo di minoranza ha dichiarato che il consiglio comunale non è competente in materia, esistendo organi superiori delegati alla tutela della collettività.
In merito alle recenti dichiarazioni apparse sulla stampa locale da parte del gruppo “Centrosinistra per Pienza”, il sindaco e la giunta precisano, inoltre, che non c’è stato, in consiglio comunale, alcun successo dell’attuale minoranza in relazione alla scelta di aderire ai servizi associati della Comunità montana Amiata Val d’Orcia.
“Come già espresso a novembre in sede di conferenza dei sindaci – spiegano il primo cittadino e la giunta – il Comune di Pienza, in attesa di una risposta della Regione Toscana sulla richiesta di rientrare nel distretto socio-sanitario Valdichiana, avrebbe aderito ai servizi associati nell’attuale distretto di appartenenza, ovvero la Comunità Montana Amiata Val d’Orcia. Il gruppo di Centrosinistra, lungi dall’avere determinato le scelte all’amministrazione, ha semplicemente preso atto dei consapevoli indirizzi che questa ha assunto per evitare inutili modifiche”.
“Per quanto riguarda la segnaletica del Centro Commerciale Naturale – proseguono il sindaco e la giunta – ricordiamo che l’attuale maggioranza approvò il progetto nel lontano 2006 e che da allora al termine della passata legislatura, l’attuale capogruppo di minoranza Claudio Serafini, ex assessore al turismo, non è stato in grado di sviluppare l’iniziativa davanti alla Regione Toscana, bloccando l’erogazione del saldo del contributo concesso. L’assessore Enrico Quinti, che ha riaperto la pratica per comprendere quali fossero le problematiche che impedivano tele erogazione, ha verificato l’esistenza di inadempienze a carico della precedente amministrazione, provvedendo a completare l’invio della necessaria documentazione alla Fidi Toscana (preposta all’erogazione), perfezionando il procedimento di concessione del contributo e provvedendo all’installazione della segnaletica”.
“Anche per quanto riguarda la questione del volontariato – concludono il sindaco e giunta – la minoranza ha impropriamente parlato di successo. Rispondendo all’interrogazione presentata dal Centrosinistra, abbiamo informato il consiglio comunale dell’intenzione di regolamentare le attività di volontariato, ribadendo la volontà di valorizzare, e non criminalizzare, quello che è un valore aggiunto per la nostra comunità, anche alla luce delle limitate disponibilità di risorse da parte degli enti locali”.