PROVINCIA. Il 13 marzo scorso ad Abbadia San Salvatore si sono tenute due riunioni dei sindaci dei Comuni della Comunità Montana Amiata Val d’Orcia. Nella prima riunione si è discusso della richiesta della maggioranza del consiglio comunale di Pienza di uscire dalla zona socio sanitaria dell'Amiata Val d'Orcia, per entrare nella Società della Salute della Val di Chiana. Nella seconda i sindaci presenti, ad eccezione di quello di Pienza, hanno costituito la società della Salute dell'Amiata Val d'Orcia. Confermando le previsioni della vigilia i sindaci presenti, constatando la volontà della maggioranza del consiglio comunale, hanno dato il loro parere positivo alla richiesta del Comune di Pienza.
Le novità della riunione sono tutte nelle argomentazioni usate dai sindaci per motivare il loro parere positivo, dal momento che hanno deciso di affrontare da subito le sfide future nell'interesse dei loro cittadini, senza aspettare il 2011 quando Pienza dovrà uscire dalla Comunità Montana – così come stabilisce la legge regionale di riordino delle Comunità Montane n. 37 del 2008. Da un lato quindi la Comunità Montana continuerà ad essere imparziale, così come richiesto dal suo ruolo e dai suoi compiti istituzionali, garantendo a Pienza come a tutti gli altri Comuni, il supporto ai servizi ai cittadini e alle aziende. Dall'altro, con la scelta della costituzione della Società della Salute i sindaci vogliono dare ulteriore sostanza all'ambito ottimale dell'Amiata Val d'Orcia e ricordano che la sua costruzione è un work in progress. Il territorio dell'Amiata Val d'Orcia quale ambito amministrativo ottimale per la gestione integrata dei servizi associati, è infatti il risultato complesso di una legislazione regionale di oltre un decennio. Nasce di fatto con il Sistema Economico Locale (SEL 30), viene delimitato dalla deliberazione del Consiglio Regionale del 26 luglio 1999 e definito degli ambiti ottimali di cui alla leggere Regionale 40/2001. Confermato di recente dalla legge regionale di riordino delle Comunità Montane.
I sindaci dicono in sostanza alla Regione che la scelta di costituire la Società della Salute Amiata Val d'Orcia è parte integrante positiva del percorso seguito insieme alla Toscana per il riordino territoriale dell'Amiata Val d'Orcia e la costruzione della Comunità Montana come livello amministrativo ottimale. La lista civica di Pienza ha condotto invece una campagna elettorale incentrata sull'attacco alla Comunità Montana e alla gestione associata di molti servizi comunali, la conseguenza più clamorosa di questa aspra polemica è stata la richiesta di uscire dalla zona socio sanitaria. Sotto questo profilo la vittoria della lista civica di Pienza ha implicazioni territoriali diverse rispetto al successo elettorale nel 2004 della lista civica di Radicofani, dovuta a dinamiche locali. Mentre a Pienza la posizione della destra ha giocato un ruolo decisivo, rinunciando a presentare una propria lista.
Qual è stato il contributo del sindaco di Pienza Fè a queste due importantissime riunioni? Assente, per ovvie ragioni, alla costituzione della Società della Salute il sindaco di Pienza è stato spettatore degli interventi degli altri sindaci sul futuro della Comunità Montana, perché a quasi un anno dalle elezioni l'amministrazione di Pienza non sa ancora se rimanere nella omunità Montana Amiata Val d'Orcia o chiedere di entrare nell'Unione dei Comuni della Val di Chiana. Una posizione di assoluta incertezza che riporta indietro di trenta anni le lancette della storia recente di Pienza e della Val d'Orcia. Il sindaco di Pienza è intervenuto brevemente nella discussione per dire che "non è detto" che il Comune di Pienza "non rimanga" nella Comunità Montana, se la legge 37 fosse modificata in maniera tale da consentirgli una scelta prima del 2011. Così , mentre gli altri sindaci della Comunità Montana e quelli dell'Unione dei Comuni della Val di Chiana, definiscono insieme scelte importanti per le loro popolazioni, l'amministrazione comunale di Pienza non dice chiaramente cosa vuole, si isola per sfogliare la margherita, rinunciando alla trasparenza nel rapporto tra Comune e cittadini. La politica territoriale "alla carta" del sindaco e della lista civica di Pienza può funzionare nell'immediato, ma essendo priva di assunzione di responsabilità e di una visione del futuro, rimette le decisioni che riguardano la politica territoriale del Comune di Pienza nelle mani degli altri sindaci. La lista civica starà a galla fino al 2011, mentre la città di Pio II sta ai margini, senza sapere dove sarà il suo futuro.
Le novità della riunione sono tutte nelle argomentazioni usate dai sindaci per motivare il loro parere positivo, dal momento che hanno deciso di affrontare da subito le sfide future nell'interesse dei loro cittadini, senza aspettare il 2011 quando Pienza dovrà uscire dalla Comunità Montana – così come stabilisce la legge regionale di riordino delle Comunità Montane n. 37 del 2008. Da un lato quindi la Comunità Montana continuerà ad essere imparziale, così come richiesto dal suo ruolo e dai suoi compiti istituzionali, garantendo a Pienza come a tutti gli altri Comuni, il supporto ai servizi ai cittadini e alle aziende. Dall'altro, con la scelta della costituzione della Società della Salute i sindaci vogliono dare ulteriore sostanza all'ambito ottimale dell'Amiata Val d'Orcia e ricordano che la sua costruzione è un work in progress. Il territorio dell'Amiata Val d'Orcia quale ambito amministrativo ottimale per la gestione integrata dei servizi associati, è infatti il risultato complesso di una legislazione regionale di oltre un decennio. Nasce di fatto con il Sistema Economico Locale (SEL 30), viene delimitato dalla deliberazione del Consiglio Regionale del 26 luglio 1999 e definito degli ambiti ottimali di cui alla leggere Regionale 40/2001. Confermato di recente dalla legge regionale di riordino delle Comunità Montane.
I sindaci dicono in sostanza alla Regione che la scelta di costituire la Società della Salute Amiata Val d'Orcia è parte integrante positiva del percorso seguito insieme alla Toscana per il riordino territoriale dell'Amiata Val d'Orcia e la costruzione della Comunità Montana come livello amministrativo ottimale. La lista civica di Pienza ha condotto invece una campagna elettorale incentrata sull'attacco alla Comunità Montana e alla gestione associata di molti servizi comunali, la conseguenza più clamorosa di questa aspra polemica è stata la richiesta di uscire dalla zona socio sanitaria. Sotto questo profilo la vittoria della lista civica di Pienza ha implicazioni territoriali diverse rispetto al successo elettorale nel 2004 della lista civica di Radicofani, dovuta a dinamiche locali. Mentre a Pienza la posizione della destra ha giocato un ruolo decisivo, rinunciando a presentare una propria lista.
Qual è stato il contributo del sindaco di Pienza Fè a queste due importantissime riunioni? Assente, per ovvie ragioni, alla costituzione della Società della Salute il sindaco di Pienza è stato spettatore degli interventi degli altri sindaci sul futuro della Comunità Montana, perché a quasi un anno dalle elezioni l'amministrazione di Pienza non sa ancora se rimanere nella omunità Montana Amiata Val d'Orcia o chiedere di entrare nell'Unione dei Comuni della Val di Chiana. Una posizione di assoluta incertezza che riporta indietro di trenta anni le lancette della storia recente di Pienza e della Val d'Orcia. Il sindaco di Pienza è intervenuto brevemente nella discussione per dire che "non è detto" che il Comune di Pienza "non rimanga" nella Comunità Montana, se la legge 37 fosse modificata in maniera tale da consentirgli una scelta prima del 2011. Così , mentre gli altri sindaci della Comunità Montana e quelli dell'Unione dei Comuni della Val di Chiana, definiscono insieme scelte importanti per le loro popolazioni, l'amministrazione comunale di Pienza non dice chiaramente cosa vuole, si isola per sfogliare la margherita, rinunciando alla trasparenza nel rapporto tra Comune e cittadini. La politica territoriale "alla carta" del sindaco e della lista civica di Pienza può funzionare nell'immediato, ma essendo priva di assunzione di responsabilità e di una visione del futuro, rimette le decisioni che riguardano la politica territoriale del Comune di Pienza nelle mani degli altri sindaci. La lista civica starà a galla fino al 2011, mentre la città di Pio II sta ai margini, senza sapere dove sarà il suo futuro.