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PIENZA. A Pienza inizia un complesso intervento di restauro architettonico e consolidamento strutturale dell’antica Pieve di Corsignano, edificio di culto cattolico la cui costruzione risale all’alto Medioevo.
L’appalto è stato vinto dalla ditta Toscana Antonio Lauria, che vanta un’alta specializzazione nel restauro conservativo ed è punto di riferimento nel panorama nazionale per il recupero di beni immobili di interesse storico.
La Pieve, di proprietà della Parrocchia dei Santi Vito e Modesto, afferente alla Diocesi di Montepulciano – Pienza – Chiusi, è uno degli splendidi gioielli della Val d’Orcia, sottoposto a tutela da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo. Dista meno di un chilometro da Pienza e si affaccia su una suggestiva vallata, in un contesto ambientale di assoluto pregio, dove è stata girata anche la famosa scena dei Campi Elisi del film “Il gladiatore”, con Russell Crowe.
Nel corso della sua vita plurisecolare l’edificio è stato oggetto di più modifiche e ristrutturazioni. Di un solo livello fuori terra, a parte la zona della sacrestia che presenta una porzione seminterrata, la struttura è a pareti portanti in muratura, su fondazioni di blocchi di pietra, sempre in muratura, e copertura lignea a 2 falde inclinate.
“L’intervento di restauro sarà condotto nel pieno rispetto della Pieve e della sua storia – sottolinea Antonio Lauria, titolare della ditta specializzata, che esegue i lavori – utilizzeremo nuove tecnologie ad alta prestazione, per il miglioramento strutturale, preservando le peculiarità architettoniche di questo straordinario edificio di arte romanica. Scendendo nel dettaglio il consolidamento dei paramenti murari sarà effettuato realizzando una sottofondazione con micropali, che richiede un attento e meticoloso lavoro preliminare di smontaggio, numerazione, catalogazione e successiva ricostruzione delle porzioni di muratura asportate, pietra dopo pietra. Gli interventi di miglioramento sismico interesseranno i paramenti murari, il colonnato delle navate e richiederanno un rinforzo delle superfici voltate, migliorando i collegamenti mediante l’inserimento di tiranti e creando nuove connessioni sui cordoli di sommità”.
I lavori proseguiranno fino alla fine del 2022 e richiederanno un investimento di 500mila euro, come previsto dal quadro economico.