TORRITA DI SIENA. Il Piano Strutturale, oltre ad essere arrivato con molti anni di ritardo, tanto da indurre le Regione Toscana a condannare il Comune di Torrita di Siena mettendolo in regime di salvaguardia, ha anche un altro grosso handicap per quanto riguarda lo sviluppo della zona artigianale, visto che insiste in gran parte su zone a rischio idraulico. Per quanto riguarda la zona artigianale, già gravemente in ritardo, prima di realizzarla, dovrà attendere la realizzazione delle casse di espansione, ovvero quelle strutture che servono a mettere in sicurezza da eventuali alluvioni in tutta la zona.
La cosa peggiore è data dal fatto che ancora si continua ad elogiare, nonostante la verità – ed il risultato – siano sotto gli occhi di tutti, chi ha voluto la costruzione di quel mausoleo (Centro per le imprese), anche se già al momento in cui doveva partire la costruzione, era palese che ormai strutture simili a quella fossero superate e quindi oltre a sprecare i soldi per la costruzione, l’altro risultato certo era ulteriore spreco di soldi pubblici per tutte le spese di mantenimento.
Da quando è nata l’Autostrada A1, l'uscita Valdichiana è sempre stata a tre km dal nostro Comune e né questa Amministrazione né tantomeno quelle precedenti hanno avuto alcun ruolo affinché ciò accadesse; questa precisazione è doverosa perché dal comunicato dell’Amministrazione si ha l’impressione che l’uscita autostradale è stata messa lì dall’attuale Sindaco e dai suoi predecessori, però la storia ci insegna che non è così.
Lo snodo autostradale per il nostro paese, se ci fossero state amministrazioni capaci, avrebbe dovuto essere una manna, poiché questa uscita fa attraversare il Comune di Torrita dalla stragrande maggioranza dei turisti diretti a Montepulciano e Pienza – vale a dire circa due milioni di persone ogni anno – ed avendo una frazione come Montefollonico, che oserei definire “la bomboniera della Valdichiana” ed un centro storico a Torrita Capoluogo con requisiti architettonici, strutturali ed ambientali di pregio, sarebbe stato e sarebbe semplicissimo creare ricchezza con il turismo. Purtroppo chi ha gestito il territorio o non ne ha capito le reali potenzialità, o ancora peggio non aveva interesse a questo tipo di sviluppo; ne è prova lampante il fatto che, nonostante l’anno scorso a Montefollonico sia stata assegnata la Bandiera Arancione, importantissimo riconoscimento per la validità del territorio, ancora mancano i segnali turistici .
Nonostante i “Piddiini” ci accusino di non essere propositivi, sono anni che noi ci battiamo per dare una maggiore importanza allo sviluppo turistico di tutto il Comune; ovviamente siamo rimasti sempre ed assolutamente inascoltati.
Giovanni Di Stasio
Capogruppo P.d.L. Torrita di Siena