RADDA IN CHIANTI. Garantire a Radda in Chianti uno sviluppo sostenibile e duraturo nel tempo, valorizzando e integrando le risorse ambientali, sociali ed economiche: è questo, nel complesso, il principio generale a cui si è ispirato il Piano strutturale (Ps) del comune chiantigiano per disegnare il "volto" di Radda dei prossimi anni, non solo dal punto di vista urbanistico, ma anche sotto il profilo della qualità della vita, della coesione sociale, dei servizi e delle attività produttive e agricole.
Il Ps, che è stato adottato nei giorni scorsi con i voti favorevoli della maggioranza e il voto contrario del gruppo di opposizione "Uniti per il Chianti", cercherà di mantenere il giusto equilibrio tra le realtà produttive che hanno fatto la storia di Radda, dagli anni '70 ad oggi, con l'agricoltura e il turismo, i due grandi motori dell'economia locale intorno ai quali si sviluppano tutte le altre attività.
"Il nostro Piano strutturale – ha detto il sindaco Luisa Zambon – è stato costruito con tutta la popolazione, condividendo un'idea di sviluppo sostenibile in cui la salvaguardia dell'ambiente e del paesaggio non sono concetti vuoti, ma orizzonti di crescita reali, tradotti nella concretezza delle norme. L'indagine legata al Quadro conoscitivo, per esempio, ha analizzato le risorse a diposizione del nostro comune in termini di suolo, acqua, aria e produzione di rifiuti, arrivando a calcolare che il carico suppletivo sostenibile per il nostro territorio da oggi ai prossimi quindici anni è di circa quattrocento nuovi abitanti".
"Il Ps – continua il sindaco Zambon – prevede una quota minima di nuova edificazione, puntando, piuttosto, alla riqualificazione e al recupero del patrimonio edilizio esistente, anche attraverso il cambio di destinazione d'uso. Sul fronte della tutela del paesaggio, il Piano si sposa con il Pit della Regione Toscana e il Ptc della Provincia di Siena, ma rappresenta anche un'applicazione concreta della Carta per l'uso sostenibile del suolo agricolo in Chianti, lo strumento di gestione del territorio rurale frutto di un lavoro promosso da tutti e otto i comuni del Chianti, senese e fiorentino. Il nostro obiettivo è quello di favorire, dove è possibile, il recupero del paesaggio agrario storico".
"Riguardo alle attività artigianali – ha detto il sindaco – il nostro Ps conferma la Piana di Lucarelli, area già individuata dal vecchio Piano regolatore, come lo spazio per la localizzazione di nuove attività. L'indicazione contenuta nel Ps è quella di ampliare l'area, orientandone l'espansione in modo tale da allontanarla dalla zona di rischio idraulico. Parallelamente al Ps, stiamo lavorando anche ad una variante anticipatoria per due interventi pubblici: l'ampliamento della scuola elementare e media e la realizzazione di due parcheggi pubblici nelle località di Selvole e Palagio".
"Il nostro obiettivo – ha detto il sindaco in consiglio – è di lavorare intensamente per arrivare all'approvazione del Piano strutturale prima della fine di questa legislatura. Un traguardo importante nell'interesse della popolazione, perché permetterà di sbloccare una serie di interventi decisivi per la nostra comunità, che il regolamento della Legge regionale n. 1 del 2005 aveva di fatto arrestato perché non convenzionati entro il marzo 2007. Mi auguro di poter consegnare alla nuova amministrazione il Piano strutturale approvato, permettendogli di partire subito con il Regolamento urbanistico, per cui abbiamo già dato incarico ad un gruppo di professionisti per la schedatura di tutti gli immobili del territorio comunale".
Il Ps, che è stato adottato nei giorni scorsi con i voti favorevoli della maggioranza e il voto contrario del gruppo di opposizione "Uniti per il Chianti", cercherà di mantenere il giusto equilibrio tra le realtà produttive che hanno fatto la storia di Radda, dagli anni '70 ad oggi, con l'agricoltura e il turismo, i due grandi motori dell'economia locale intorno ai quali si sviluppano tutte le altre attività.
"Il nostro Piano strutturale – ha detto il sindaco Luisa Zambon – è stato costruito con tutta la popolazione, condividendo un'idea di sviluppo sostenibile in cui la salvaguardia dell'ambiente e del paesaggio non sono concetti vuoti, ma orizzonti di crescita reali, tradotti nella concretezza delle norme. L'indagine legata al Quadro conoscitivo, per esempio, ha analizzato le risorse a diposizione del nostro comune in termini di suolo, acqua, aria e produzione di rifiuti, arrivando a calcolare che il carico suppletivo sostenibile per il nostro territorio da oggi ai prossimi quindici anni è di circa quattrocento nuovi abitanti".
"Il Ps – continua il sindaco Zambon – prevede una quota minima di nuova edificazione, puntando, piuttosto, alla riqualificazione e al recupero del patrimonio edilizio esistente, anche attraverso il cambio di destinazione d'uso. Sul fronte della tutela del paesaggio, il Piano si sposa con il Pit della Regione Toscana e il Ptc della Provincia di Siena, ma rappresenta anche un'applicazione concreta della Carta per l'uso sostenibile del suolo agricolo in Chianti, lo strumento di gestione del territorio rurale frutto di un lavoro promosso da tutti e otto i comuni del Chianti, senese e fiorentino. Il nostro obiettivo è quello di favorire, dove è possibile, il recupero del paesaggio agrario storico".
"Riguardo alle attività artigianali – ha detto il sindaco – il nostro Ps conferma la Piana di Lucarelli, area già individuata dal vecchio Piano regolatore, come lo spazio per la localizzazione di nuove attività. L'indicazione contenuta nel Ps è quella di ampliare l'area, orientandone l'espansione in modo tale da allontanarla dalla zona di rischio idraulico. Parallelamente al Ps, stiamo lavorando anche ad una variante anticipatoria per due interventi pubblici: l'ampliamento della scuola elementare e media e la realizzazione di due parcheggi pubblici nelle località di Selvole e Palagio".
"Il nostro obiettivo – ha detto il sindaco in consiglio – è di lavorare intensamente per arrivare all'approvazione del Piano strutturale prima della fine di questa legislatura. Un traguardo importante nell'interesse della popolazione, perché permetterà di sbloccare una serie di interventi decisivi per la nostra comunità, che il regolamento della Legge regionale n. 1 del 2005 aveva di fatto arrestato perché non convenzionati entro il marzo 2007. Mi auguro di poter consegnare alla nuova amministrazione il Piano strutturale approvato, permettendogli di partire subito con il Regolamento urbanistico, per cui abbiamo già dato incarico ad un gruppo di professionisti per la schedatura di tutti gli immobili del territorio comunale".