PIANCASTAGNAIO. Sono stati i bambini e i ragazzi delle scuole locali i veri protagonisti dei due giorni di eventi, organizzati a Piancastagnaio, in occasione della ricorrenza del 25 aprile. Due giorni densi di iniziative, letture, canti e ricordi per riflettere tutti sul valore fondamentale dell’unità nazionale, sui principi di libertà e di pace e sul significato della lotta antifa-scista e della Resistenza.
Grande emozione presso il Teatro Comunale, soprattutto durante la commemorazione di importanti figure pianesi come il compianto professore Roberto Giglioni, istitutore e preside della scuola media di Piancastagnaio, dal 1942 al 1980 e sindaco della città sempre in lotta contro le ingiustizie, al quale è stata in-titolata l’aula magna delle scuole medie. Ricordata anche la breve vita dello studente universitario, Angelo Ferrazzani, al quale è intitolata la Biblioteca Comunale, intellettuale e poeta di grande sensibilità, discepolo di Eugenio Montale, caduto il 5 febbraio del 1945 sul fronte di Alfonsine, combattendo da volontario contro le truppe nazifasciste. Commozione e partecipazione anche durante il ricordo del crudele assassinio fascista, l’8 marzo del 1944, dei giovani Florindo Guerrini e Libero Stolzi, attraverso i toccanti racconti di chi, giovanissimo, fu testimone di quei terribili momenti di orrore e crudeltà.
Grande emozione presso il Teatro Comunale, soprattutto durante la commemorazione di importanti figure pianesi come il compianto professore Roberto Giglioni, istitutore e preside della scuola media di Piancastagnaio, dal 1942 al 1980 e sindaco della città sempre in lotta contro le ingiustizie, al quale è stata in-titolata l’aula magna delle scuole medie. Ricordata anche la breve vita dello studente universitario, Angelo Ferrazzani, al quale è intitolata la Biblioteca Comunale, intellettuale e poeta di grande sensibilità, discepolo di Eugenio Montale, caduto il 5 febbraio del 1945 sul fronte di Alfonsine, combattendo da volontario contro le truppe nazifasciste. Commozione e partecipazione anche durante il ricordo del crudele assassinio fascista, l’8 marzo del 1944, dei giovani Florindo Guerrini e Libero Stolzi, attraverso i toccanti racconti di chi, giovanissimo, fu testimone di quei terribili momenti di orrore e crudeltà.
“E’ stata – ha detto il sindaco Fabrizio Agnorelli – una festa diversa da quella celebrata annualmente dalle istituzioni e dalle forze politiche e sociali. Un corteo certamente meno ‘istituzionale’ e composto che ha deposto le corone ai monumenti dei caduti, ma molto partecipato e sicuramente più gioioso. Voglio ringraziare i consiglieri e gli assessori che hanno coordinato l’iniziativa e tutti gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo che hanno sapientemente organizzato l’evento. E’ stata per tutti – conclude il sindaco – una esperienza molto positiva, soprattutto per i ragazzi, che ringrazio particolarmente ed ai quali auguro di conservare sempre il valore irrinunciabile della libertà che abbiamo ricordato insieme”.