PIANCASTAGNAIO. Una giornata dedicata alla storia più recente di Piancastagnaio, attraverso i ricordi dei minatori e la visita al suggestivo villaggio del Siele, miniera attiva fino a quasi trent’anni fa.
E’ quella che si è svolta nei giorni scorsi, il 4 dicembre, a Piancastagnaio in occasione di Santa Barbara, protettrice dei minatori e dei Vigili del Fuoco, e che ha visto la partecipazione di numerose persone.La giornata si è aperta con la premiazione di ex minatori ottantenni che hanno ricevuto dai bambini della quinta elementare, le medaglie di Santa Barbara e alcuni libretti realizzati da loro e contenenti poesie e racconti legati alla storia della miniera.
Le iniziative sono proseguite con la Messa del Minatore nella Chiesa di Santa Maria Assunta, con un ospite d’eccezione, il Cardinale Angelo Comastri, arciprete della Basilica papale di San Pietro in Vaticano, presidente della Fabbrica di San Pietro e vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano.
E’ quella che si è svolta nei giorni scorsi, il 4 dicembre, a Piancastagnaio in occasione di Santa Barbara, protettrice dei minatori e dei Vigili del Fuoco, e che ha visto la partecipazione di numerose persone.La giornata si è aperta con la premiazione di ex minatori ottantenni che hanno ricevuto dai bambini della quinta elementare, le medaglie di Santa Barbara e alcuni libretti realizzati da loro e contenenti poesie e racconti legati alla storia della miniera.
Le iniziative sono proseguite con la Messa del Minatore nella Chiesa di Santa Maria Assunta, con un ospite d’eccezione, il Cardinale Angelo Comastri, arciprete della Basilica papale di San Pietro in Vaticano, presidente della Fabbrica di San Pietro e vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano.
La giornata è proseguita all’ex villaggio minerario del Siele, raggiunto con auto proprie o con gli autobus messi a disposizione dal Parco Museo delle Miniere da Piancastagnaio, Castell'Azzara e Santa Fiora. La presenza è andata oltre le previsioni e la visita è stata per tutti suggestiva e indimenticabile. Dopo la benedizione della cappella – appena restaurata e arricchita da splendide opere degli artisti Vinci, che ha realizzato il crocifisso, e De Santis, con la Via Crucis – e il saluto del Cardinale Comastri, è stato possibile vedere i recenti lavori di recupero delle strutture e dei manufatti, realizzati grazie al Parco Museo delle miniere del Monte Amiata, che “hanno restituito – come ha sottolineato il presidente del Parco, Luigi Vagaggini – questi luoghi e la loro preziosa memoria agli abitanti di tutta l’Amiata”. Il villaggio si trova in località Diaccialetto, lungo il fosso Siele, a metà strada fra Piancastagnaio e Castell'Azzara e a cavallo tra le province di Siena e Grosseto. La sua attività è iniziata nel 1846 e si è chiusa nel 1981 e per tutti questi anni è stato il giacimento di cinabro più ricco del comprensorio amiatino. La giornata si è chiusa con la Cena del minatore, preparata dalle quattro Contrade di Piancastagnaio e allietata dai canti del Coro dei Minatori di Santa Fiora che, in questi giorni, oltre a continuare la tournée con il cantante Simone Cristicchi, ha registrato diversi passaggi televisivi.“Anche quest’anno – commenta il sindaco di Piancastagnaio, Fabrizio Agnorelli – il nostro paese ha voluto rendere omaggio a Santa Barbara e alla memoria della miniera, con una serie di iniziative che hanno esaltato il nostro patrimonio storico e culturale. La partecipazione alle iniziative è stata numerosa ed appassionata ma la visita al villaggio del Siele,è stata davvero eccezionale, dimostrando che, oltre alla voglia di rivedere luoghi cari a tutti, c’è la volontà di farli rivivere. Per questo ringraziamo ancora il Parco Museo delle Miniere che ci permette di valorizzare un patrimonio enorme che appartiene a tutti i Comuni minerari”.