di Ezio Sabatini
PIANCASTAGNAIO. Nella notte di ieri, intorno alle 21 e 45, una persona si è introdotta all'interno dell'area dell'impianto della geotermia noto come PC 2. Il personaggio è stato individuato da una guardia giurata mentre si aggirava con fare sospetto nell'area parcheggio della struttura. Una volta scoperta la figura si è allontana di corsa, scavalcando la rete di cinta dell'impianto.
Da subito l'intrusione è apparsa delle più strane. La guardia privata ha poi controllato il tratto di rete che è stato scavalcato ed ha trovato per terra una tanica con 10 litri circa di gasolio ed un tubo di gomma.
Il fatto è stato subito denunciato ai Carabinieri che hanno effettuato questa mattina un secondo sopralluogo sul posto. I militari della compagnia di Abbadia San Salvatore hanno visitato l'area scoprendo un camion dell'Enel il cui tappo del serbatoio era stato forzato. Ad un controllo ad opera del trasportatore, che aveva effettuato il pieno poche ore prima, dal mezzo mancavano proprio 10 litri di gasolio.
Alla luce di questi fatti gli inquirenti, pur non escludendo alcuna pista, non si sentono di tirare in ballo ipotesi come possibili di atti dimostrativi di stampo eco-terrirista. Sulla base degli elementi acquisiti, non ultimo il fatto che il gasolio ha uno scarso potere incendiario rispetto alla più comoda benzina, si propende per l'ipotesi del furto, sia da parte dei carabinieri che delle altre forze dell'ordine.
Qualunque sia la matrice, gli investigatori concordano sulla necessità di tenere alta l'attenzione, aumentando anche gli standard di sicurezza dell'impianto.
Nel nostro territorio siamo di fronte al primo caso di una incursione di questo tipo, anche se nel territorio regionale, sopratutto a nord, si erano già registrati casi simili, sopratutto legati alla sottrazione del sempre più prezioso rame.
Questo ragionamento però non convince l'amministrazione Regionale che ha diffuso quest'oggi una nota in cui l'assessore all'energia ed ambiente, Annarita Bramerini, parla di un episodio definito come "preoccupante". Per la Regione, la cosa viene " a seguito di tutta una serie di minacce giunte nei giorni scorsi" e prima del lancio "di un piano riassetto e di nuovi investimenti che porterà forti benefici sia sul piano energetico che ambientale". L'amministrazione si è poi detta "disponibile collaborare con le forze dell'ordine nel loro sforzo di individuare i responsabili e gli ispiratori di questo tentativo di intimidazione e per fare in modo che rimanga un episodio isolato".
PIANCASTAGNAIO. Nella notte di ieri, intorno alle 21 e 45, una persona si è introdotta all'interno dell'area dell'impianto della geotermia noto come PC 2. Il personaggio è stato individuato da una guardia giurata mentre si aggirava con fare sospetto nell'area parcheggio della struttura. Una volta scoperta la figura si è allontana di corsa, scavalcando la rete di cinta dell'impianto.
Da subito l'intrusione è apparsa delle più strane. La guardia privata ha poi controllato il tratto di rete che è stato scavalcato ed ha trovato per terra una tanica con 10 litri circa di gasolio ed un tubo di gomma.
Il fatto è stato subito denunciato ai Carabinieri che hanno effettuato questa mattina un secondo sopralluogo sul posto. I militari della compagnia di Abbadia San Salvatore hanno visitato l'area scoprendo un camion dell'Enel il cui tappo del serbatoio era stato forzato. Ad un controllo ad opera del trasportatore, che aveva effettuato il pieno poche ore prima, dal mezzo mancavano proprio 10 litri di gasolio.
Alla luce di questi fatti gli inquirenti, pur non escludendo alcuna pista, non si sentono di tirare in ballo ipotesi come possibili di atti dimostrativi di stampo eco-terrirista. Sulla base degli elementi acquisiti, non ultimo il fatto che il gasolio ha uno scarso potere incendiario rispetto alla più comoda benzina, si propende per l'ipotesi del furto, sia da parte dei carabinieri che delle altre forze dell'ordine.
Qualunque sia la matrice, gli investigatori concordano sulla necessità di tenere alta l'attenzione, aumentando anche gli standard di sicurezza dell'impianto.
Nel nostro territorio siamo di fronte al primo caso di una incursione di questo tipo, anche se nel territorio regionale, sopratutto a nord, si erano già registrati casi simili, sopratutto legati alla sottrazione del sempre più prezioso rame.
Questo ragionamento però non convince l'amministrazione Regionale che ha diffuso quest'oggi una nota in cui l'assessore all'energia ed ambiente, Annarita Bramerini, parla di un episodio definito come "preoccupante". Per la Regione, la cosa viene " a seguito di tutta una serie di minacce giunte nei giorni scorsi" e prima del lancio "di un piano riassetto e di nuovi investimenti che porterà forti benefici sia sul piano energetico che ambientale". L'amministrazione si è poi detta "disponibile collaborare con le forze dell'ordine nel loro sforzo di individuare i responsabili e gli ispiratori di questo tentativo di intimidazione e per fare in modo che rimanga un episodio isolato".