“La scuola dell’infanzia – aggiunge Agnorelli – presenta le necessità maggiori, sia per l’età dei bambini interessati che per la gravità dei casi presenti, e aveva richiesto 50 ore di sostegno. L’Ufficio scolastico provinciale, seguendo le indicazioni ministeriali, ne aveva concesse inizialmente la metà, 25, e, successivamente, altre 6, per un totale di 31 ore di sostegno a disposizione della scuola pianese. Vista la gravità di alcuni casi, però, il Comune è intervenuto mettendo a disposizione figure professionali che copriranno le ore mancanti. Rimane forte – continua ancora Agnorelli – la preoccupazione per le ore di sostegno mancanti nelle scuole primaria e secondaria di primo grado, visto le forte riduzioni subìte, e per il fatto che questi tagli colpiscono i soggetti più deboli che hanno bisogno di un supporto educativo, ma anche tutti gli altri bambini, penalizzando l’attività didattica e la qualità formativa dei nostri ragazzi”.
“L’istituto comprensivo di Piancastagnaio – aggiunge ancora il primo cittadino pianese – è stato colpito anche da tagli al personale amministrativo, con la riduzione di un assistente e di due collaboratori scolastici, con conseguenti difficoltà nei lavori di segreteria, organizzazione della pulizia dei locali e sorveglianza degli alunni. A questo si aggiungono le difficoltà nell’organizzazione del pre-scuola, utilizzato da numerosi alunni per far fronte agli orari di lavoro dei genitori e alla complessità del trasporto scolastico. Negli ultimi anni – conclude Agnorelli – l’amministrazione comunale di Piancastagnaio ha investito molto per migliorare le strutture di tutte le scuole e per aumentare i servizi, soprattutto per l’infanzia. Ci stiamo impegnando, con le risorse disponibili, anche per cercare di ridurre i disagi che sta vivendo la scuola pubblica e per difendere il diritto di ogni bambino a una formazione completa e di qualità, base fondamentale per iniziare a costruire il suo futuro e quello della comunità in cui vive. L’elemento più grave, però, è che il governo sta scaricando sugli enti locali, e su piccoli Comuni come il nostro, le conseguenze economiche e sociali di una politica di tagli indiscriminati in numerosi settori, tra cui scuola, sociale e cultura, mettendo a rischio servizi essenziali garantiti finora ai cittadini”.