PIANCASTAGNAIO. “Siamo molto preoccupati per i pesanti tagli che si sono abbattuti sull’organico degli insegnanti di sostegno, sul personale amministrativo e sui collaboratori scolastici dell’istituto comprensivo di Piancastagnaio e ci impegneremo per salvaguardare la qualità dell’insegnamento e il funzionamento delle nostre scuole”. Il sindaco Fabrizio Agnorelli e Nada Cappelletti, assessore alla pubblica istruzione, lanciano il grido d’allarme, a pochi giorni dalla riapertura dell’anno scolastico, dopo la scure che si è abbattuta anche sull’istituto pianese, penalizzando soprattutto i bambini che usufruiscono dell’insegnamento di sostegno.
“Nonostante le relazioni e la documentazione presentate sulle necessità della scuola – continuano Agnorelli e Cappelletti – le ore di sostegno per i bambini in difficoltà sono passate da 25 dello scorso anno scolastico a 12 per la scuola dell’infanzia e da 60 a 48 per i cinque bambini che frequentano la scuola primaria di Piancastagnaio e che hanno bisogno del supporto educativo. Anche la scuola media sta vivendo una situazione simile, con la concessione di 27 ore di sostegno a fronte delle 36 richieste. Inoltre, alla scuola primaria di Radicofani, che fa parte della direzione didattica di Piancastagnaio e dove gli alunni sono organizzati in due pluriclassi a tempo pieno, non è stato ancora assegnato l’insegnante di inglese richiesto per sei ore settimanali”.
“I tagli decisi dal governo – continuano i due amministratori pianesi – colpiscono duramente soprattutto i più deboli. La drastica diminuzione delle ore di sostegno, infatti, peserà gravemente non solo sulla qualità dell’apprendimento, ma anche sulle possibilità di un inserimento e sulle relazioni dei bambini con difficoltà e disabilità con gli altri alunni, con ripercussioni negative sul lavoro complessivo della scuola. Le forbici ministeriali – aggiungono Agnorelli e Cappelletti – hanno colpito anche il personale amministrativo, dove sono stati cancellati un assistente e due collaboratori scolastici. Questo ha messo in difficoltà il lavoro della segreteria e ha creato notevoli problemi nell’organizzazione della pulizia dei locali e della sorveglianza degli alunni. Risulta, poi, particolarmente problematica l’organizzazione del pre-scuola, utilizzato da decine di alunni pianesi per far fronte agli orari di lavoro dei genitori e alla complessità del trasporto scolastico”.
“L’amministrazione comunale – concludono il sindaco e l’assessore pianesi – si adopererà, con ogni strumento possibile, per tutelare la qualità della scuola pubblica a Piancastagnaio. Non possiamo accettare che la politica del risparmio portata avanti a livello centrale con tagli indiscriminati penalizzi così pesantemente i cittadini più deboli e le comunità scolastiche più decentrate come la nostra. Inoltre, respingiamo il tentativo di scaricare le responsabilità sugli enti locali, che già contano su risorse notevolmente ridotte con il rischio concreto di non poter continuare a garantire i servizi offerti finora ai cittadini”.
(Foto di repertorio)
“Nonostante le relazioni e la documentazione presentate sulle necessità della scuola – continuano Agnorelli e Cappelletti – le ore di sostegno per i bambini in difficoltà sono passate da 25 dello scorso anno scolastico a 12 per la scuola dell’infanzia e da 60 a 48 per i cinque bambini che frequentano la scuola primaria di Piancastagnaio e che hanno bisogno del supporto educativo. Anche la scuola media sta vivendo una situazione simile, con la concessione di 27 ore di sostegno a fronte delle 36 richieste. Inoltre, alla scuola primaria di Radicofani, che fa parte della direzione didattica di Piancastagnaio e dove gli alunni sono organizzati in due pluriclassi a tempo pieno, non è stato ancora assegnato l’insegnante di inglese richiesto per sei ore settimanali”.
“I tagli decisi dal governo – continuano i due amministratori pianesi – colpiscono duramente soprattutto i più deboli. La drastica diminuzione delle ore di sostegno, infatti, peserà gravemente non solo sulla qualità dell’apprendimento, ma anche sulle possibilità di un inserimento e sulle relazioni dei bambini con difficoltà e disabilità con gli altri alunni, con ripercussioni negative sul lavoro complessivo della scuola. Le forbici ministeriali – aggiungono Agnorelli e Cappelletti – hanno colpito anche il personale amministrativo, dove sono stati cancellati un assistente e due collaboratori scolastici. Questo ha messo in difficoltà il lavoro della segreteria e ha creato notevoli problemi nell’organizzazione della pulizia dei locali e della sorveglianza degli alunni. Risulta, poi, particolarmente problematica l’organizzazione del pre-scuola, utilizzato da decine di alunni pianesi per far fronte agli orari di lavoro dei genitori e alla complessità del trasporto scolastico”.
“L’amministrazione comunale – concludono il sindaco e l’assessore pianesi – si adopererà, con ogni strumento possibile, per tutelare la qualità della scuola pubblica a Piancastagnaio. Non possiamo accettare che la politica del risparmio portata avanti a livello centrale con tagli indiscriminati penalizzi così pesantemente i cittadini più deboli e le comunità scolastiche più decentrate come la nostra. Inoltre, respingiamo il tentativo di scaricare le responsabilità sugli enti locali, che già contano su risorse notevolmente ridotte con il rischio concreto di non poter continuare a garantire i servizi offerti finora ai cittadini”.
(Foto di repertorio)