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SOVICILLE. Da Rifondazione di Sovicille riceviamo e pubblichiamo integralmente quanto prevenuto in redazione.
"ATTENZIONE STANNO ARRIVANDO 1 milione di metri cubi nella Piana di Rosia!
E’ questa la sorpresa di fine anno, nel Piano Strutturale adottato erano specificati solo i metri quadrati (240.000), ma non i volumi dei nuovi insediamenti industriali che saranno costruiti in direzione di Rosia.
La Delibera n. 50 del 3 giugno 2009, “delibera della vergogna” in quanto viene votata 3 giorni prima delle elezioni amministrative (quando l’amministrazione dovrebbe svolgere solo funzioni di ordinaria amministrazione!), ne determina i volumi (4 mc. per mq.):
esattamente 960.000 mc. pari a 4.571 appartamenti di 70 mq!
Oltre a questo si inseriscono gravissime modifiche:
Viene tolta la possibilità di attuare piani di iniziativa pubblica (PIP).
Viene permessa l’edificazione senza che questa sia concordata e convenzionata con l’amministrazione (significa non poter trattare alcuna forma di compensazione per il territorio, in pratica una liberalizzazione totale a favore delle imprese, togliendo ogni potere al comune).
Si determina l’esclusione della Valutazione Strategia.
Si tolgono i vincoli per due aree: La Piana e Sovicille.
Si danno volumi esagerati alla CRAS a Sovicille si passa da 700 mq. a 3000 mq. Senza specificare i metri cubi, ma si stabilisce l’altezza massima in 11 m. (in teoria potrebbe trattarsi di 33.000 mc in una collina che al massimo potrebbe contenerne 2000!! )
Si decide di tenere aperta una cava, mentre il Piano Strutturale ne aveva determinato la chiusura.
Si permette lo scavo in zone ad alta vulnerabilità per l’acquifero del Luco, dove il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia lo esclude.
Questa delibera viene portata in Consiglio Comunale il 21 dicembre per una ratifica sulla esclusione dalla Valutazione Ambientale, senza che le opposizioni ne avessero mai preso visione, visto che da almeno 1 anno non vengono più consegnate le carte e devono essere espressamente richieste dai consiglieri! E’ per questo motivo che le opposizioni per protesta hanno abbandonato il Consiglio Comunale.
INOLTRE E’ GIUSTO CHIARIRE CHE GLI INSEDIAMENTI INDUSTRIALI
non saranno legati per forza alla Novartis, come hanno sempre raccontato gli amministratori, infatti le Norme del Piano recitano:
“la destinazione d’uso è per funzioni industriali e artigianali, per imprese ad alto contenuto scientifico, oltre che magazzini, uffici, laboratori,mostre, servizi e attrezzature, direttamente od indirettamente collegati e non alle attività produttive stesse”.
Con questa dicitura si vuole aprire ad ogni sorta di attività dagli outlet ai call center, dal fabbro alla vendita di auto!
INSOMMA SENZA RACCONTARCELO HANNO DECISO DI FAR SCOMPARIRE LA PIANA DI ROSIA E FARLA DIVENTARE UNO SQUALLIDA AREA INDUSTRIALE-ARTIGIANALE-COMMERCIALE, come ormai si vedono nelle periferie delle grandi città.
PECCATO CHE QUI NON CE N’E’ BISOGNO E CHE LE ATTIVITA’ IN QUESTO TRISTE PERIODO STORICO STANNO CHIUDENDO MASSICCIAMENTE IN OGNI PARTE D’ITALIA A FAVORE DI INTERNAZIONALIZZAZIONI O CHIUSE PER CRISI AZIENDALI! UN REGALO AI COSTRUTTORI!
CITTADINI DI ROSIA, SIETE ANCORA IN TEMPO A FERMARE LA DISTRUZIONE DELLA PIANA, QUESTE MODIFICHE ANDRANNO IN CONSIGLIO COMUNALE NEI PROSSIMI MESI. FERMATE LA MANO DEGLI AMMINISTRATORI! ANCORA NON TUTTO E’ PERDUTO, MA C’E’ POCO, POCHISSIMO TEMPO!
Notizie più approfondite le trovate nel sito: www.rifondazionesovicille.it."
"ATTENZIONE STANNO ARRIVANDO 1 milione di metri cubi nella Piana di Rosia!
E’ questa la sorpresa di fine anno, nel Piano Strutturale adottato erano specificati solo i metri quadrati (240.000), ma non i volumi dei nuovi insediamenti industriali che saranno costruiti in direzione di Rosia.
La Delibera n. 50 del 3 giugno 2009, “delibera della vergogna” in quanto viene votata 3 giorni prima delle elezioni amministrative (quando l’amministrazione dovrebbe svolgere solo funzioni di ordinaria amministrazione!), ne determina i volumi (4 mc. per mq.):
esattamente 960.000 mc. pari a 4.571 appartamenti di 70 mq!
Oltre a questo si inseriscono gravissime modifiche:
Viene tolta la possibilità di attuare piani di iniziativa pubblica (PIP).
Viene permessa l’edificazione senza che questa sia concordata e convenzionata con l’amministrazione (significa non poter trattare alcuna forma di compensazione per il territorio, in pratica una liberalizzazione totale a favore delle imprese, togliendo ogni potere al comune).
Si determina l’esclusione della Valutazione Strategia.
Si tolgono i vincoli per due aree: La Piana e Sovicille.
Si danno volumi esagerati alla CRAS a Sovicille si passa da 700 mq. a 3000 mq. Senza specificare i metri cubi, ma si stabilisce l’altezza massima in 11 m. (in teoria potrebbe trattarsi di 33.000 mc in una collina che al massimo potrebbe contenerne 2000!! )
Si decide di tenere aperta una cava, mentre il Piano Strutturale ne aveva determinato la chiusura.
Si permette lo scavo in zone ad alta vulnerabilità per l’acquifero del Luco, dove il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia lo esclude.
Questa delibera viene portata in Consiglio Comunale il 21 dicembre per una ratifica sulla esclusione dalla Valutazione Ambientale, senza che le opposizioni ne avessero mai preso visione, visto che da almeno 1 anno non vengono più consegnate le carte e devono essere espressamente richieste dai consiglieri! E’ per questo motivo che le opposizioni per protesta hanno abbandonato il Consiglio Comunale.
INOLTRE E’ GIUSTO CHIARIRE CHE GLI INSEDIAMENTI INDUSTRIALI
non saranno legati per forza alla Novartis, come hanno sempre raccontato gli amministratori, infatti le Norme del Piano recitano:
“la destinazione d’uso è per funzioni industriali e artigianali, per imprese ad alto contenuto scientifico, oltre che magazzini, uffici, laboratori,mostre, servizi e attrezzature, direttamente od indirettamente collegati e non alle attività produttive stesse”.
Con questa dicitura si vuole aprire ad ogni sorta di attività dagli outlet ai call center, dal fabbro alla vendita di auto!
INSOMMA SENZA RACCONTARCELO HANNO DECISO DI FAR SCOMPARIRE LA PIANA DI ROSIA E FARLA DIVENTARE UNO SQUALLIDA AREA INDUSTRIALE-ARTIGIANALE-COMMERCIALE, come ormai si vedono nelle periferie delle grandi città.
PECCATO CHE QUI NON CE N’E’ BISOGNO E CHE LE ATTIVITA’ IN QUESTO TRISTE PERIODO STORICO STANNO CHIUDENDO MASSICCIAMENTE IN OGNI PARTE D’ITALIA A FAVORE DI INTERNAZIONALIZZAZIONI O CHIUSE PER CRISI AZIENDALI! UN REGALO AI COSTRUTTORI!
CITTADINI DI ROSIA, SIETE ANCORA IN TEMPO A FERMARE LA DISTRUZIONE DELLA PIANA, QUESTE MODIFICHE ANDRANNO IN CONSIGLIO COMUNALE NEI PROSSIMI MESI. FERMATE LA MANO DEGLI AMMINISTRATORI! ANCORA NON TUTTO E’ PERDUTO, MA C’E’ POCO, POCHISSIMO TEMPO!
Notizie più approfondite le trovate nel sito: www.rifondazionesovicille.it."