Nel senese, ieri alla Festa del Pd di Chiusi, cena sold out e grande partecipazione da tutta la provincia
CHIUSI. cena soldout e oltre 250 persone all’iniziativa dei quattro presidenti di Commissione, per la prima volta insieme per il resoconto e le priorità di fine mandato della Regione Toscana, che si è svolta ieri nel senese. “L’impegno dei volontari, la straordinaria partecipazione dei cittadini, la presenza di molti sindaci e istituzioni – commenta Stefano Scaramelli, presidente Commissione sanità e politiche sociali in Consiglio regionale – testimoniano la capacità di essere una comunità democratica. Un obiettivo difficile, in una società ormai sempre più individualista, a cui non rinuncerò mai. Condivisione e ascolto, infatti, sono tra i principi cardine del Pd. L’impegno nel cercare e realizzare risposte riformiste ai problemi delle persone, in antitesi con l’approccio populista e individualista delle altre forze politiche, è la cifra della nostra comunità e dei nostri amministratori che credono nei valori e nei principi del Pd. Nei primi tre anni sono tante le cose di iniziativa consiliare nel campo del sociale e della sanità di cui essere orgogliosi: dalla legge sui pronto soccorso pediatrici alle novità introdotte sulla disabilità come il riconoscimento e l’estensione oltre i 65 anni, la legge sulla partecipazione in sanità, l’introduzione dei defibrillatori nello sport, l’aumento delle borse di studio per la formazione specialistica, le nuove misure per il “Dopo di noi”, la stabilizzazione dei precari della sanità, gli strumenti in adozione per abbattere le liste di attesa che segnano un cambio di rotta importante che risponde al bisogno di più salute dei cittadini e al contempo apre le porte al personale sanitario che opera in Toscana, andando a mutare anche l’approccio della Regione nelle relazioni con il sindacato”.
E sulle priorità di fine mandato Scarmelli lancia la sfida a fare della “Toscana il laboratorio di innovazione e risposte concrete”, a partire da temi come il lavoro, il sociale e la sicurezza da affrontare con “pragmatismo e riformismo” e non facendo leva “sulle paure e sull’approccio populista ai problemi di chi parla per slogan senza proporre soluzioni”. L’iniziativa è stata anche l’occasione per raccogliere, tutti insieme, fondi per una causa nobile: il finanziamento di un centro di ippoterapia per bambini autistici in Valdichiana. Un format, quello di ieri nel senese, che potrebbe diventare itinerante e toccare i tanti territori della Toscana.
“In questi anni abbiamo affrontato sfide importanti – spiega Giacomo Bugliani, presidente Prima Commissione Affari istituzionali -. Prima fra tutte quella del riordino delle funzioni provinciali: siamo stati la prima Regione a recepire e attuare la legge 56/2014 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni), operare gli opportuni trasferimenti del personale da Province e Città metropolitana e la transizione in capo alle Regioni delle competenze gestionali in materia di politiche attive per l’occupazione, con la creazione dell’Agenzia regionale per il lavoro della Toscana. Altro forte impegno per la Commissione sono state le fusioni dei comuni, punto nodale di un profondo e complessivo intervento di riassetto istituzionale: l’obiettivo è continuare il percorso intrapreso rispettando sempre e comunque la volontà dei territori, coniugare, insomma, in ogni situazione semplificazione e partecipazione. Siamo stati inoltre la prima Regione a livello nazionale a introdurre il divieto di cumulo tra l’assegno vitalizio regionale e quelli derivanti da altre cariche elettive, come il mandato da parlamentare o europarlamentare. Un atto di forte significato politico e un provvedimento di equità, con il quale la Toscana ha ribadito la propria posizione virtuosa. E infine – conclude Bugliani – ci siamo posti ancora una volta in pole position sul tema della trasparenza con una proposta di legge, di mia iniziativa, che ha introdotto, oltre alla già esistente Anagrafe pubblica dei consiglieri, obblighi di trasparenza ulteriori, quali quelli relativi alla presenza alle sedute della Giunta e del Consiglio regionale e alle modalità di voto nell’assemblea e alla necessità di pubblicare i finanziamenti delle campagne elettorale”.
Stefano Baccelli, presidente IV commissione Territorio, ambiente, mobilità e infrastrutture, racconta che in questi tre anni di mandato: “sono tante le cose realizzate e messe in cantiere per gli anni futuri. La riforma della legge 65/2014 per il governo del territorio e la modifica della legge 21 sul rischio idraulico, quest’ultima in discussione nell’odierna seduta di Consiglio, sono tra gli esempi più importanti, abbiamo in questi casi cercato di bilanciare e trovare un punto di equilibrio tra tutela e difesa del territorio e opportunità di sviluppo. Con la riforma della legge 65 abbiamo valorizzato e incentivato la rigenerazione urbana e il recupero degli immobili, con la modifica della legge 21 abbiamo inserito l’innovativa possibilità di partnership tra pubblico e privato per la realizzazione di opere idrauliche. Tra gli atti più importanti voglio ricordare anche il piano della qualità dell’aria che abbiamo licenziato nelle scorse settimane in Commissione, oggi all’ordine del giorno dell’aula, che si pone l’obiettivo ambizioso di una drastica riduzione delle emissioni nocive da qui al 2020, non solo stabilendo divieti ma anche e soprattutto fornendo incentivi a privati, famiglie e aziende, basta pensare a quelli previsti per la rottamazione degli impianti a biomasse di vecchia generazione o non funzionanti. I cantieri aperti e gli investimenti per il miglioramento delle infrastrutture toscane sono molti. Continuano i lavori per il raddoppio della Lucca – Pistoia, sono stati investiti milioni di euro per la cura del ferro e del trasporto su rotaia, è stato portato a termine il contratto ponte con cui finalmente sono stati messi a disposizione centinaia di nuovi bus. Opere strategiche come la Piattaforma Europa, il corridoio tirrenico, lo sviluppo dell’aeroporto di Firenze, la Fano-Grosseto, le terze corsie autostradali e l’Alta Velocità sono vicine alla loro concreta realizzazione dopo anni di attesa e ci auguriamo – conclude Baccelli – che le scelte del governo nazionale non vadano a comprometterne l’effettiva realizzazione”.
“Al centro della nostra azione legislativa di questi anni è stato indubbiamente – spiega Gianni Anselmi, presidente II commissione Sviluppo economico e rurale, cultura, istruzione, formazione – il tentativo di aggiornare o innovare il quadro normativo toscano attraverso alcuni strumenti utili a riqualificare il sistema competitivo dell’economia regionale. In questa direzione si è spinto un riordino degli strumenti a supporto degli interventi regionali in materia di attività produttive che ha modificato la legge regionale 35 del 2000 e che, grazie ad un approfondito lavoro di consultazione con le rappresentanze economiche del mondo toscano ha introdotto , importanti novità finalizzate a semplificare i procedimenti concessori di aiuti e sovvenzioni alle imprese oltre che un percorso di miglioramento dei tempi di erogazione degli aiuti. Riviste anche, in agricoltura, le norme relative all’organizzazione del distretto rurale per renderle più funzionali al nuovo contesto istituzionale delineatosi con il venir meno del ruolo della Provincia, ma anche più adeguate all’attuale fase socio economica che vede nel mondo agricolo e rurale una opportunità sempre più rilevante di sviluppo del territorio della Toscana e nel distretto un strumento utile per l’integrazione tra le politiche portate avanti da soggetti pubblici e privati
Con la legge 18/2017, Art Bonus Toscana, invece, che ha di fatto abrogato quella del 2012 (numero 45), la Toscana, mettendo in sinergia gli strumenti di incentivazione statali e regionali, si pone all’avanguardia nella promozione e nella possibilità di investire sul patrimonio culturale e paesaggistico per favorire salvaguardia e offrire nuove possibilità di sviluppo e crescita dei territorio. Infine è con la legge di modifica del Testo Unico regionale sul Turismo, corredato dall’individuazione 28 ambiti che abbiamo messo a disposizione del sistema turistico regionale, istituzioni e operatori, uno strumento moderno e adeguato, in grado di collocare sempre di più la Toscana nelle posizioni di testa di un settore sempre più competitivo e che richiede innovazione, velocità, visione strategica. Con la legge in questione – conclude Anselmi – sono stati individuati 28 nuovi ambiti turistici abbiamo creato le condizioni affinché i comuni possano lavorare insieme, potendo associare all’interno di essi le funzioni di informazione e accoglienza turistica sovracomunale e rendendo possibile questa modalità anche in ambiti contigui qualora i comuni decidano di farlo”.