Manifestazione candidata per il calendario delle rievocazioni storiche della Toscana
PIENZA. La “Corsa di Pio” di Pienza potrebbe essere iscritta al calendario delle manifestazioni di rievocazione storica della Regione Toscana. Lo ha comunicato il Sindaco Manolo Garosi durante la premiazione dell’edizione 2024 dell’originale evento.
La candidatura è stata presentata dalla Pro Loco di Pienza, ora si è in attesa della risposta del Comitato regionale, ma l’annuncio, segno di piena consapevolezza del valore del progetto, è stato l’ideale completamento di una manifestazione caratterizzata da una larghissima partecipazione popolare, favorita anche dalle ottime condizioni meteo che, per l’intero fine settimana, hanno illuminato e riscaldato Pienza e la Val d’Orcia.
Non è passata inosservata, tra il pubblico che ha affollato Piazza Pio II, la presenza di tantissimi visitatori stranieri, in particolarmente statunitensi e asiatici, estasiati dalla bellezza architettonica e naturale dello scenario ma anche dal coinvolgimento della popolazione che ha mostrato orgoglio e ha contribuito al successo della manifestazione.
Molta curiosità e anche una certa suggestione ha suscitato la scena, ben interpretata da una comparsa, di Pio II che, affacciato ad una finestra di Palazzo Piccolomini, ha dato il via alla corsa degli adulti. Un richiamo doveroso, al di là dell’aspetto spettacolare, al fatto storico a cui si ispira l’evento che rievoca la festa che il 21 settembre 1462 proprio Enea Silvio Piccolomini, Papa Pio II, volle offrire alla cittadinanza in occasione dell’inaugurazione di Pienza, la città ideale del Rinascimento da lui fortemente voluta in luogo del piccolo centro rurale di Corsignano, in cui aveva visto la luce. Pio II volle che l’inaugurazione cadesse proprio per la Festa di San Matteo, già allora molto sentita e celebrata dagli abitanti del vecchio borgo.
Naturalmente l’attesa della vigilia, con i banchetti e la fiera in costume “Le delizie del Papa”, gli spettacoli degli artisti di strada e di falconeria, le applauditissime esibizioni dei musici e degli sbandieratori, la brillante conduzione in rima di Gianluca Foresi, è sfociata nella corsa vera e propria, unica forse al mondo nel suo genere, per l’alternanza di passaggi, concentrati in pochi metri, tra palazzi rinascimentali e propaggini della campagna della Val d’Orcia.
Vincitore assoluto della competizione è risultato il poliziano Lapo Parissi, atleta ben noto alle cronache per aver trionfato anche una volta il Bravìo delle Botti (nonché nel Palio della Vittoria di Anghiari, per certi aspetti simile alla corsa di Pienza), al termine di un duello che, lungo i 5.000 metri per percorso per gli adulti, lo ha visto contrapposto al concittadino Tommaso Grigiotti, anch’egli, a sua volta, spingitore del Bravìo. Terzo assoluto, sempre da Montepulciano, Massimiliano Taliani.
Ma a portarsi a casa le oche in terracotta, opera del Maestro Piero Sbarluzzi, sono stati i residenti ovvero gli eredi legittimi dei pientini della metà del ‘400. Si tratta, per la cat. adulti, di Andrea Petreni e Ludovica Bartolucci; per i ragazzi di Giorgio Bonci e Lena Mammana e, infine, per la cat. bambini, di Dario Bonci, fratello di Giorgio, e Agata Anselmi; entrambe le categorie dei più giovani si sono misurate sulla distanza dei 1.800 metri.