Il sindaco di Gaiole ritiene che si debba applicare le norme esistenti
GAIOLE IN CHIANTI. “Esprimo piena solidarietà alle aziende vitivinicole del nostro territorio colpite ripetutamente dai danni provocati da ungulati e mi unisco al loro appello affinchè siano rispettate le norme esistenti per il contenimento di questi animali, a tutela del nostro territorio e della sua economia”. E’ quanto afferma il sindaco di Gaiole in Chianti, Michele Pescini dopo il grido di allarme lanciato nei giorni scorsi da alcune aziende vitivinicole storiche del Chianti che hanno registrato l’ennesimo danno economico e ambientale alla propria produzione a causa dell’ingresso di ungulati nelle loro vigne e terreni coltivati.
“La gestione degli ungulati – continua Pescini – è una questione di rilevanza faunistica e venatoria, ma anche ambientale ed economica. Nel Chianti, la presenza massiccia di questi animali sta danneggiando pesantemente le produzioni di eccellenza legate da secoli a questa terra, con ricadute su tutto il settore e su chi ci lavora. A questo si uniscono danni anche al settore turistico, con il proliferare di recinzioni che deturpano il nostro paesaggio. E’ giunto il momento di affrontare in maniera concreta questo tema, dando risposte ai produttori e applicando le norme che già ci sono”.
“Nelle ultime settimane – aggiunge Pescini – abbiamo intensificato i contatti con la Prefettura, condividendo l’urgenza di mettere in campo provvedimenti che consentano di trovare al più presto un equilibrio fra l’attività rurale, fonte principale dell’economia locale, e quella venatoria, che negli anni è stata una risorsa sotto il profilo ambientale, svolgendo un ruolo di vera e propria ‘sentinella’ di tutta la nostra area rurale. Questo ruolo, forse, oggi va rivisto. La caccia non può e non deve essere considerata un problema per il nostro territorio e vogliamo trovare una soluzione condivisa, in grado di garantire la convivenza fra sviluppo agricolo ed economico, mantenimento turistico-ambientale e un’attività venatoria sostenibile. La Regione Toscana – conclude il sindaco di Gaiole in Chianti – sta preparando una nuova legge obiettivo in risposta a questa emergenza. Un impegno da apprezzare e sostenere, ma nel frattempo auspico l’applicazione di norme che già esistono e che devono essere rispettate, passando dalle parole ai fatti e preservando l’equilibrio fra uomo e natura, una delle eccellenze del Chianti, senza gravare sulla sua economia e sulla produttività agricola e vitivinicola delle nostre aziende”.