L'astuto sistema per appropriarsi del denaro "sgamato" dal parroco tecnologico
MONTEPULCIANO. “Chiedo scusa ma non potete disturbarmi mentre sono raccolto in preghiera!”, ha detto ai i Carabinieri un 59enne ascolano che aveva appena sottratto 80 euro dalle cassette dell’elemosina nella chiesa di San Biagio con l’ingegnoso sistema di “pesca” offerto da un metro pieghevole e del nastro biadesivo.
Ad accorgersi dello scaltro ladro è stato uno dei turisti coreani in visita nella chiesa. Sia pur di sfuggita il coreano ha colto l’armeggiare del malintenzionato e, tramite guida turistica, ha lanciato l’allarme. Il parroco, avvisato, si è collegato subito tramite smartphone al sistema interno di videosorveglianza, osservando in diretta l’azione criminosa. Mentre il ladro proseguiva meticoloso ed imperterrito allo svuotamento delle cassette dell’elemosina, sicuro di non poter essere visto, sono giunti in chiesa il parroco e una pattuglia dei Carabinieri di Chianciano, che si trovava in zona. Il ladro ha ripiegato rapidamente il metro, infilandolo in tasca e, inginocchiatosi, si è raccolto in assorta preghiera, nella speranza di gabbare il Santo a cui si era rivolto e i Carabinieri.
Ma i militari dell’Arma lo hanno perquisito in sagrestia, trovandogli addosso la refurtiva, ottanta euro in banconote e monete, nonché lo strumento non troppo tecnologico, ma comunque molto efficace, col quale si era dato all’estrazione del danaro. Il malcapitato si è profuso in scuse, ma è stato obbligatorio l’arresto. Dalla banca dati è poi emerso che l’uomo aveva ricevuto molte denunce in tutta Italia per episodi analoghi. In attesa del rito direttissimo col quale verrà giudicato dalla magistratura senese, resterà nelle camere di sicurezza dei Carabinieri di Montepulciano.