SAN GIOVANNI D'ASSO. Dopo la distruzione portata dai bombardamenti dei tedeschi nel 1944, l’amministrazione comunale ha chiesto un finanziamento alla Regione Toscana per il progetto preliminare del recupero la torre della Grancia di Montisi che, risalente alla fine del ‘200, aveva subito ingenti danni. L’emblema della piccola frazione delle Crete è riconosciuta dagli esperti d’arte come miniatura della più celebre “Torre del Mangia” a Siena, oltre a rappresentare un raro esempio di fattoria fortificata strettamente legata alla storia dell’Ospedale Santa Maria della Scala. Entro febbraio la risposta da parte della Regione per poi dare il via alla stesura del progetto di recupero e la presentazione ai cittadini.
L’opera rientra in un più ampio programma di progettazione preliminare di riqualificazione urbana previsto dall’amministrazione comunale e che prevede un investimento di quasi 4milioni di euro. Il restauro della Grancia dall’alto valore storico, culturale e architettonico (circa 2 milioni di euro), la riqualificazione del tracciato stradale di vicolo degli Orti con la realizzazione di una nuova pavimentazione, la sistemazione di percorsi urbani sia ad uso pedonale che carrabile migliorando così l’accessibilità al borgo (800mila euro) ed anche la riqualificazione urbana di via degli Ortali che collega i nuovi insediamenti residenziali al borgo antico. Quest’ultimo intervento vedrà anche la realizzazione dell’illuminazione pubblica, la segnaletica, l’arredo urbano, il verde pubblico e parcheggi (oltre 1 milione di euro). L’avvio della fase di progettazione, seppur preliminare, rientrava e rientra tra quegli impegni di mandato che gli amministratori si erano presi al fine di migliorare e riqualificare dal punto di vista urbanistico i centri del piccolo comune delle Crete.