CHIUSI. È slittata di alcuni giorni, per cause tecnico-amministrative, l’apertura del cantiere per la realizzazione della grande pensilina della stazione.
lavori dovrebbero partire mercoledì 11 febbraio, per posizionare le diverse parti in metallo già realizzate in officina. La costruzione dell’imponente manufatto, con parti in vetro, non dovrebbe comportare disagi ai cittadini e ai viaggiatori: una carreggiata davanti all’edificio resterà libera, consentendo il transito anche ai mezzi pubblici pesanti, mentre due accessi laterali saranno utilizzati per il normale afflusso dei passeggeri. Salvo situazioni particolari, per ora non previste, la possibilità di guidare l’auto in piazza Dante Alighieri rimarrà inalterata e i lavori non provocheranno particolari fastidi, visto che si dovranno soltanto assemblare strutture metalliche e vetro. La pensilina dovrebbe esser completata, se non ci saranno ulteriori problemi, entro maggio. Sarà larga 24 metri, profonda 9 metri e 40 centimetri, per una superficie complessiva di 225 metri quadrati, realizzata grazie al finanziamento della Fondazione del Monte dei Paschi di Siena.
La struttura avrà la parte superiore in vetro, particolari corpi illuminanti, lamine frangisole che daranno una piacevole sensazione, proteggerà passeggeri e mezzi dagli agenti atmosferici. Un sistema di illuminazione servirà ad accentuare il disegno architettonico e la sensazione di snellezza, trasparenza e leggerezza. Si utilizzeranno corpi illuminanti dal disegno neutro, a forma lineare, da appendere sulle lamine orizzontali, ed è previsto un sistema segnaletico-espositivo. L’organismo architettonico progettato dallo studio Mork5 è leggero, e pur lasciando visibile il fronte dell’edificio esistente ha una sua chiara connotazione linguistica, restituendogli dignità e funzione. La stazione era un tempo a due piani e imponente ma oggi, dopo la frettolosa ricostruzione del dopoguerra, è confusa tra gli palazzi di Chiusi Scalo, forse l’edificio meno visibile: la pensilina consentirà il recupero della sua autorevolezza.
lavori dovrebbero partire mercoledì 11 febbraio, per posizionare le diverse parti in metallo già realizzate in officina. La costruzione dell’imponente manufatto, con parti in vetro, non dovrebbe comportare disagi ai cittadini e ai viaggiatori: una carreggiata davanti all’edificio resterà libera, consentendo il transito anche ai mezzi pubblici pesanti, mentre due accessi laterali saranno utilizzati per il normale afflusso dei passeggeri. Salvo situazioni particolari, per ora non previste, la possibilità di guidare l’auto in piazza Dante Alighieri rimarrà inalterata e i lavori non provocheranno particolari fastidi, visto che si dovranno soltanto assemblare strutture metalliche e vetro. La pensilina dovrebbe esser completata, se non ci saranno ulteriori problemi, entro maggio. Sarà larga 24 metri, profonda 9 metri e 40 centimetri, per una superficie complessiva di 225 metri quadrati, realizzata grazie al finanziamento della Fondazione del Monte dei Paschi di Siena.
La struttura avrà la parte superiore in vetro, particolari corpi illuminanti, lamine frangisole che daranno una piacevole sensazione, proteggerà passeggeri e mezzi dagli agenti atmosferici. Un sistema di illuminazione servirà ad accentuare il disegno architettonico e la sensazione di snellezza, trasparenza e leggerezza. Si utilizzeranno corpi illuminanti dal disegno neutro, a forma lineare, da appendere sulle lamine orizzontali, ed è previsto un sistema segnaletico-espositivo. L’organismo architettonico progettato dallo studio Mork5 è leggero, e pur lasciando visibile il fronte dell’edificio esistente ha una sua chiara connotazione linguistica, restituendogli dignità e funzione. La stazione era un tempo a due piani e imponente ma oggi, dopo la frettolosa ricostruzione del dopoguerra, è confusa tra gli palazzi di Chiusi Scalo, forse l’edificio meno visibile: la pensilina consentirà il recupero della sua autorevolezza.