Pd Valdelsa: “Massima attenzione alla situazione della Mercatone Uno"

La tutela dei lavoratori prima di tutto

COLLE VAL D’ELSA. “Siamo vicini ai lavoratori della Mercatone Uno e ai loro familiari, che vedono grandi difficoltà all’orizzonte a causa della crisi in cui si trova il gruppo e che mette a rischio il futuro dello stabilimento di Colle di Val d’Elsa” si legge in una nota del Coordinamento Pd di Zona della Val d’Elsa. “Ci stiamo attivando con i mezzi a nostra disposizione e in collaborazione con gli altri livelli del Partito Democratico, le istituzioni locali ed i parlamentari del territorio per cercare di trovare la soluzione migliore per tutelare il lavoro dei tanti impiegati in un’azienda che ha, da ormai diversi anni, un peso significativo nel nostro territorio. Siamo favorevoli alla proposta da parte della Regione Toscana della predisposizione di un tavolo al Ministero dello Sviluppo economico, che aiuti l’azienda ad elaborare un piano strategico di rilancio che scongiuri il licenziamento di lavoratori e la chiusura dei diversi impianti a rischio, dei quali diversi nella nostra regione. Relativamente all’ipotesi, comparsa nei giorni scorsi sugli organi di stampa, di un possibile acquisto di alcuni stabilimenti Mercatone Uno da parte di altri gruppi, auspichiamo che questo interesse possa essere concreto e possa rappresentare una reale opportunità per il futuro”. “Nonostante timidi segnali di ripresa dal punto di vista del Pil,” conclude la nota dei democratici della Val d’Elsa, “il livello dei consumi è ancora molto basso nel nostro Paese, con la conseguenza di una ancora forte esposizione a rischi di crisi aziendali nelle situazioni che si trovano in maggiore sofferenza da ormai diversi anni. Il settore in cui opera la Mercatone Uno, tra l’altro, subisce la crescente concorrenza di gruppi che operano a costi minori, ma con un deficit spesso evidente dal punto di vista della qualità. Riteniamo quindi che la strada da intraprendere, per tutelare i lavoratori dello stabilimento di Colle Val d’Elsa e di tutti gli altri stabilimenti a rischio, sia quella di un impegno affinché l’azienda trovi la forza di continuare a puntare sui propri prodotti per un rilancio, invece che a perseguire la strada del contenimento dei costi mediante la riduzione della propria presenza sul territorio”.