I democratici attaccano il sindaco Canocchi
COLLE VAL D’ELSA. “La vicenda della variante edilizia per la costruzione della nuova scuola è l’ennesimo esempio di chiusura del sindaco Paolo Canocchi e della sua maggioranza. E’ necessario riaprire subito un dialogo con la città e con il consiglio comunale per il bene di Colle di Val d’Elsa”. Con queste parole il Partito Democratico di Colle di Val d’Elsa interviene in merito all’approvazione della variante n.18 e del progetto per la realizzazione della nuova scuola materna in via Volterrana che sono stati al centro dell’ultimo consiglio comunale.
No all’arroganza, sì al dialogo. Il Pd continua la nota, non è disposto ad accettare lezioni da “Su per Colle”, che ci accusa di demagogia. Nel consiglio di luglio, quando la variante è stata adottata in prima lettura, il gruppo Pd si è astenuto, ponendo però una serie di osservazioni critiche. Se il sindaco e la sua maggioranza avessero colto questo segnale di disponibilità, forse potevamo arrivare al voto finale in consiglio in un clima più sereno. Ma il sindaco e la sua maggioranza, al contrario, hanno imposto un’accelerazione per l’approvazione finale della variante anche con approssimative controdeduzioni alle osservazioni presentate. Canocchi, poi, ha accusato il Pd di volere strumentalizzare questi problemi della scuola e di avere fomentato la protesta dei cittadini, imponendo ad alcune associazioni la presentazione di alcune osservazioni. Nel frattempo la maggioranza ha registrato le dimissioni dell’assessore alle politiche scolastiche e si è dovuta affannare per raggiungere il numero legale”.
Il no della Sovraintendenza. Se si fosse aperto un confronto costruttivo e allungato i tempi di riconvocazione del consiglio comunale, si sarebbe conosciuto anche il parere della Sovrintendenza Belle Arti e Paesaggio che ha espresso parere negativo ad alcune parti della variante, con un possibile ritorno della variante in consiglio comunale.
Le osservazioni del Pd. Come Pd, concludono i democratici, rinnoviamo le nostre osservazioni al progetto che riguardano: la mancata ricognizione di eventuali spazi liberi nei vari plessi scolastici, anche derivanti dall’attuazione dei comprensivi scolastici nel nostro Comune; l’impatto ambientale derivante dall’enorme scavo necessario per la costruzione, di fatto sotto terra; il peggioramento della viabilità, già problematica con la sola scuola media; la difficile convivenza del cantiere con le vicine aule della scuola media e la privazione per questi studenti per alcuni anni degli impianti sportivi all’aperto; l’impatto negativo della nuova viabilità su la tutela dei monumenti presenti nell’area; l’impossibilità, per circa tre anni, di dotare dei locali adeguati per i bambini dell’ex scuola di Borgatello”.