CHIANCIANO TERME. Ha deciso di incatenarsi con la sedia a rotelle nell'area in cui si sta lavorando per ampliare il parcheggio di Borgonuovo a Chianciano. Antonio Guidi, candidato a sindaco per la lista civica "Chianciano per la libertà" prosegue con la sua "campagna elettorale del fare", ovvero con quel modo – che ormai abbiamo imparato a conoscere – di affrontare i problemi "di petto", senza lungaggini o spot elettorali.
Lo farà domani (19 maggio) dopo che questo pomeriggio ha inviato un telegramma alla Procura di Montepulciano, al presidente della Fondazione Mps, Gabriello Mancini e, per conoscenza, al sindaco di Chianciano Guido Bombagli.
Questo, in esclusiva, il testo del telegramma: "Vi informo che domani (19 maggio) inizierò un'azione decisa per bloccare i lavori in corso per la ristrutturazione e l'ampliamento del parcheggio di Borgonuovo a Chianciano paese, ingiustificatamente voluti dall'amministrazione comunale. Considero, assieme a centinaia di cittadini di Chianciano, l'attuazione di questo progetto inutile, dannosa per i cittadini, pericolosa per la statica circostante e uno scempio urbanistico-architettonico estremamente lesivo per la ricchezza archeologica che il sito conserva in sé. Sono certo che Lei recepirà questa nostra istanza e la farà Sua. Firmato, Antonio Guidi".
Insomma, le battaglie si intraprendono senza mezzi termini e, sulla faccenda della cementificazione e dell'"Architettura di regime", Guidi era già intervenuto qualche giorno fa in piazza del Comune, lasciando intendere che la questione gli premeva molto.
L'altro giorno, accompagnato dal presidente del Comitato Terme, Salute e Natura, Aristeo Biancolini, Guidi era andato a vedere quello che stava accadendo a Borgonuovo e lì, di fronte ai lavori in corso che avranno un costo per la comunità di circa un milione di euro, aveva accolto le lamentele di alcune signore che hanno chiesto l'intervento autorevole del candidato a sindaco della città per fermare "lo scempio". In città, del resto, sono sempre stati in tanti a non apprezzare il progetto di ampliamento del parcheggio sotto le mura della città. Interventi critici che si erano spinti anche a proteste ufficiali ed aperte, al punto che erano dovuti intervenire i dirigenti del Centro commerciale naturale per cercare di sedare gli animi.
Guidi, invece, non ha inteso "placare la vicenda" e proprio non ha perso altro tempo: oggi stesso ha fatto partire il telegramma inviato a Prefettura e Fondazione Mps affinchè possano intervenire e "verificare" quanto messo in atto dall'Amministrazione comunale.
Comunque, è deciso. L'ex ministro, domani mattina, è pronto ad incatenarsi: per protesta e per sensibilizzare l'opinione pubblica su quello che da lui e da molti altri viene definito un progetto "estremamente lesivo per la ricchezza archeologica che il sito conserva in sé" oltre che "inutile".