L'intervento primario da realizzare, secondo il consigliere comunale, è al ponte del guado
BUONCONVENTO. Il Consigliere Capo Gruppo Fabio Papini : Non c’è nulla in Italia che ritorni con sistematica periodicità come i disagi e i danni conseguenti l’esondazione di fiumi e torrenti. Ma non solo disagi, danni, rabbia, impotenza; ritornano sistematicamente anche gli scaricabarile fra Istituzioni. Pietosi. Analisi e previsioni spesso imprecise di quanto sta per accadere in fatto di prevenzione. C’è sempre qualcuno, che non viene mai chiamato per nome o che potrebbe aver ritardato una decisione.
In questi tragici giorni del dopo, ma non troppo, a Buonconvento basta scorrere i giornali o ascoltare i servizi radio televisivi per rendersi conto che nulla è cambiato. Purtroppo la sensazione che ne scaturisce e che certamente attanaglia pure coloro che hanno visto i questi giorni andarsene arredamenti delle proprie case, luoghi di lavoro, mezzi di trasporto, tranquillità, e che passano le loro giornate con le mani nel fango e col viso rigato dal pianto, é che tutto rimarrà esattamente come prima. Vi è dunque una situazione al limite del paradosso, dove da un lato e a parole si sceglie la strada dell’intervento preventivo, con decine di progetti mai mesi in atto, mentre nei fatti pratici nessuno riesce a capire di chi è la specifica competenza e tutto rimane carta morta; ma la furia dell’acqua non aspetterà il padrone dei canali o della strada, oppure di chi sarà dopo la responsabilità, ma tirerà dritto per la sua strada e a tutta velocità senza alcuna possibilità di frenata o rallentamento provocando ancora danni.
Lettere, informative verbali, interessamento di consiglieri e assessori Comunali, già nel passato non hanno dato alcun esito, tranne qualche articolo sui giornali, quindi comprensibile per quanto mi riguarda lo stato di rabbia dei Buonconventini: come dargli torto. Difficile oggi trovare uomini che abbiano competenze, abilità professionale, senso del dovere e altruismo come i corpi intervenuti che ringrazio personalmente oltre tutto il volontariato. Risorse fondamentali che vanno tutelate con tutte le nostre forze. Uomini che hanno come loro unico obiettivo la realizzazione del compito che gli viene assegnato spesso con turni massacranti. Ora gli interventi che devono essere eseguiti per prevenire altre esondazioni che potrebbero verificarsi nell’imminente periodo invernale ormai alle porte sono: L’ intervento primario (urgente) dove vanno convertite tutte le energie è al ponte del guado, che come un imbuto impedisce la corretta defluizione dell’acqua , oltre alle saracinesche ormai in fase di appalto ( cosi sembra ) e un controllo serrato sui depositi dei rotoli del fieno, ricordo ai disattenti che sono stati tolti con un atto coraggioso da un privato cittadino circa 90 rotoli dal ponte della Cassia.
Ma tanto queste sono cose ridette e ridette, anzi ora anche scritte e come sempre sostenuto il tempo sarà il giudice imparziale del loro operato politico e ancora una volta la sentenza è sotto gli occhi di tutti.
La domanda che mi pongo è la seguente, che risposte darà la Regione alla popolazione della Vald’Arbia per la loro salvaguardia dei mesi di ottobre e Novembre ?
Il Capo Gruppo “Buonconvento per Fabio Papini “
Fabio Papini