
di Fabrizio Pinzuti
PIANCASTAGNAIO. Il palio inserito nei festeggiamenti del santuario della Madonna di San Pietro non è costituito solo dalla corsa che si corre nel tardo pomeriggio del 18 agosto allo stadio comunale, subito dopo la sfilata e il giorno seguente alla processione storica del 17 agosto che termina con l'omaggio dei figuranti delle contrade alla Madonna stessa e con l'offerta dell'olio, che alimenterà la lampada votiva posta nel santuario, simbolicamente rappresentato dall'ampolla portata dalla dama della contrada vincitrice dell'ultimo palio.
Ci sono infatti manifestazioni indicate come collaterali ma non meno importanti dal punto di vista storico e culturale, quali ad esempio la "festa degli statuti", a cui è collegato il premio "asta e bacchetta". La festa degli statuti si celebra per riportare alla memoria un importante evento storico del XV secolo: la codificazione in leggi di consuetudini precedenti e l'istituzione di organi di magistratura rappresentativi che diedero allora al paese un'organizzazione amministrativa e sociale del tutto nuova in riferimento non solo a quelli già esistenti a Piancastagnaio ma anche a quelli adottati in quel tempo in altri contesti e situazioni politico-sociali. Più in particolare gli statuti sono un codice penale e civile elaborato nel 1416 dal notaio e primo podestà della "Terra di Piano" Ser Santi di Giovanni da Lucignano, inviato dalla Repubblica di Siena, in collaborazione con alcuni "prudenti uomini" di "Piano Castagnaio". Gli articoli venivano proposti, discussi e approvati dal Maggior Consiglio costituito da tutti i capifamiglia chiamati nella piazza del Comune o nella chiesa di Santa Maria Ad Cunctaria "a suono di campana e voce di messo". Particolare non marginale nell'intento di favorirne la conoscenza e la diffusione – il problema dell'informazione era sentito già a quei tempi – è che gli statuti, redatti nella forma ufficiale in latino – come tali sono conservati all'archivio di Stato di Siena – sono stati poi trascritti in forma più accessibile e di più agevole lettura in volgare – come tali sono conservati nell'archivio storico del Comune.
Alla festa degli statuti è associato il premio "Asta e Bacchetta", assegnato agli sbandieratori e ai tamburini della contrada che si distinguono durante la festa degli statuti, ai piedi della rocca Aldobrandesca, da una commissione di quattro esperti sulla base della migliore sincronia di esecuzione, armonia dei movimenti, difficoltà e creatività della composizione coreografica.
PIANCASTAGNAIO. Il palio inserito nei festeggiamenti del santuario della Madonna di San Pietro non è costituito solo dalla corsa che si corre nel tardo pomeriggio del 18 agosto allo stadio comunale, subito dopo la sfilata e il giorno seguente alla processione storica del 17 agosto che termina con l'omaggio dei figuranti delle contrade alla Madonna stessa e con l'offerta dell'olio, che alimenterà la lampada votiva posta nel santuario, simbolicamente rappresentato dall'ampolla portata dalla dama della contrada vincitrice dell'ultimo palio.
Ci sono infatti manifestazioni indicate come collaterali ma non meno importanti dal punto di vista storico e culturale, quali ad esempio la "festa degli statuti", a cui è collegato il premio "asta e bacchetta". La festa degli statuti si celebra per riportare alla memoria un importante evento storico del XV secolo: la codificazione in leggi di consuetudini precedenti e l'istituzione di organi di magistratura rappresentativi che diedero allora al paese un'organizzazione amministrativa e sociale del tutto nuova in riferimento non solo a quelli già esistenti a Piancastagnaio ma anche a quelli adottati in quel tempo in altri contesti e situazioni politico-sociali. Più in particolare gli statuti sono un codice penale e civile elaborato nel 1416 dal notaio e primo podestà della "Terra di Piano" Ser Santi di Giovanni da Lucignano, inviato dalla Repubblica di Siena, in collaborazione con alcuni "prudenti uomini" di "Piano Castagnaio". Gli articoli venivano proposti, discussi e approvati dal Maggior Consiglio costituito da tutti i capifamiglia chiamati nella piazza del Comune o nella chiesa di Santa Maria Ad Cunctaria "a suono di campana e voce di messo". Particolare non marginale nell'intento di favorirne la conoscenza e la diffusione – il problema dell'informazione era sentito già a quei tempi – è che gli statuti, redatti nella forma ufficiale in latino – come tali sono conservati all'archivio di Stato di Siena – sono stati poi trascritti in forma più accessibile e di più agevole lettura in volgare – come tali sono conservati nell'archivio storico del Comune.
Alla festa degli statuti è associato il premio "Asta e Bacchetta", assegnato agli sbandieratori e ai tamburini della contrada che si distinguono durante la festa degli statuti, ai piedi della rocca Aldobrandesca, da una commissione di quattro esperti sulla base della migliore sincronia di esecuzione, armonia dei movimenti, difficoltà e creatività della composizione coreografica.