POGGIBONSI. “Vogliamo rendere la zona più sicura per i pedoni. Le modifiche in corso nell'area del Palagetto sono dettate dalla necessità di rendere più sicura tutta la mobilità e dare sollievo al quartiere che negli anni aveva visto crescere il traffico interno. Un elemento questo che ha reso necessario adeguare quelle strade che non rispondono più alle caratteristiche di mobilità che propone il codice della strada”.
L'assessore ad Ambiente e Territorio del Comune di Poggibonsi Giampiero Signorini fa il punto sulle modifiche in corso di attuazione nel quartiere poggibonsese del Palagetto. Attualmente il traffico è stato deviato per permettere di liberare quelle vie che, per conformazione o larghezza, non avrebbero sopportato volumi maggiori di passaggi.
“Questa metodologia di introdurre modifiche gradualmente – prosegue Signorini – continuerà in via sperimentale, in modo tale che via via sarà possibile ai tecnici valutare gli effetti dei cambiamenti e mettere in campo gli eventuali correttivi. L'idea dell'amministrazione è estendere questo metodo anche al resto del territorio”.
In via Cimabue è già stato attivato il senso unico di marcia ed in tutta l'area è già stata installata la nuova segnaletica verticale, in più, sempre in via Cimabue, sono state tracciate le segnaletiche orizzontali per due passaggi pedonali che mettono in sicurezza i tratti privi di marciapiede e sono stati realizzati tre attraversamenti pedonali, altri due attraversamenti sorgono adesso nelle strade traverse di collegamento alla via. Lo stesso percorso di rinnovamento si sta eseguendo adesso in via Giotto (dove il senso unico sarà attivato a breve) ed in via Raffaello, dove sarà anche svolta un'operazione di riasfaltatura.
“Alcuni importanti interventi che influiranno in modo importante sulla mobilità cittadina in generale sono già in corso o di prossima realizzazione- conclude l'assessore Signorini – Basta pensare al parco del Vallone, al Parco Urbano e via Carducci. Nell'ambito poi dei nuovi strumenti urbanistici sarà possibile ragionare di mobilità anche con un confronto con i cittadini individuando alternative valide agli spostamenti in automobile, condizione necessaria per una città vivibile e sicura”.