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MONTEPULCIANO. Ieri mattina (29 giugno), intorno alle 8.00 circa, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Montepulciano e del Comando Stazione di Torrita di Siena, hanno dato esecuzione a 2 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal tribunale di Montepulciano, nei confronti di R.B., 50 anni, di origine Tunisina ma di fatto cittadino Italiano, e dei figlio S.G.B., 21 anni, italiano, per detenzione e spaccio di stupefacenti e porto ingiustificato di armi.
Le ordinanze di custodia cautelare in carcere, sono state disposte a seguito di una minuziosa attività di osservazione, pedinamento e controllo svolta dai militari dell’Arma per oltre 3 mesi, che ha permesso di accertare l’attività illecita dei due arrestati.
Fin dall’inizio dell’anno, nel territorio di competenza della Compagnia Carabinieri di Montepulciano, sono stati attivati numerosi quanto mirati controlli finalizzati ad ottenere conferme circa un traffico di stupefacenti che sembrava assumere dimensioni straordinarie per la realtà locale. Da qui, sono stati eseguiti numerosi servizi di pedinamento a carico dei tossicomani più incalliti al fini di identificare il potenziale fornitore di droga.
Una volta individuati i soggetti ed i numerosi veicoli da loro utilizzati, grazie ad un binomio vincente tra attività tecnica ed attività posta in essere direttamente sulla piazza “vecchia maniera” è stato possibile ottenere conferme investigative grazie al rinvenimento di numerose dosi sequestrate di volta in volta a vari tossicodipendenti della zona.
Nel corso di tale attività è stato accertato che le persone che "pilotavano" il mercato della droga “pesante” nella valdichiana senese erano addirittura padre e figlio.
Al riguardo è stata individuata l’abitazione dei due in Perugia, verificati gli orari in cui gli stessi operavano nella Valdichiana Senese, ovvero tra le 12:00 e le 22:00 di tutti i giorni; i numerosi contatti con gli assuntori di sostanza (mediamente una trentina al giorno per una somma complessiva di stupefacente venduto quotidinamente superiore ai 40-50 grammi).
Gli incontri tra lo spacciatore e i tossicodipendenti , avvenivano nelle zone più isolate della Valdichiana Senese e la particolarità era quella che i due spacciatori confermavano i loro appuntamenti in una certa località e poi si facevano seguire in zone rurali isolate, dove avveniva la cessione.
E’ stato accertato come i due, dopo aver acquistato un’autovettura nuova di grossa cilindrata, in soli tre mese abbiano percorso oltre 75.000 km ai soli fini di spaccio, ovvero muovendosi freneticamente tra le province di Terni, Perugia, Arezzo, Siena e la Campania.
L’attività di vendita di stupefacente era esperita dal padre, mentre il figlio aveva un ruolo di autista dalla provata esperienza, il quale in non poche occasioni ha dimostrato abilità e professionalità nel porre in essere tecniche di guida finalizzate a sottrarsi ai controlli o verificare se i due fossero semplicemente seguiti.
In questa circostanza va detto che i due non rappresentano i soliti spacciatori su piazza di origine magrebina senza fissa dimora disperati per le loro condizioni sociali, ma cittadini italiani, che facevano dello spaccio un vero e proprio business che fruttava loro circa 2.000 Euro al giorno. Tali rendite gli consentivano di mantenere un tenore di vita assolutamente straordinario per due persone che sulla carta risultano senza occupazione.
Ieri mattina (29 giugno), i militari dell’aliquota operativa della Compagnia di Montepulciano e della Stazione di Torrita di Siena hanno atteso i due malviventi fuori casa al rientro da un viaggio di approvvigionamento di droga e quando questi intorno alle ore 8 hanno fatto rientro presso la loro abitazione, sono stati immediatamente bloccati.
Dalla perquisizione eseguita successivamente all’arresto, sono stati rinvenuti – e sulle loro persone e all’interno della casa – circa 600 grammi di stupefacente del tipo eroina e cocaina, circa 50 mila euro in contanti in tagli da 50 euro (provento della vendita di droga), una pistola calibro 9, tre bilancini di precisione, oltre dieci telefoni cellulari ed altrettante sim card nonche’ vario materiale per il confezionamento e suddivisione della droga.
Padre e figlio, dopo essere stati arrestati sono stati portati pressi gli uffici della Compagnia di Montepulciano per il disbrigo degli atti di rito e poi tradotti presso il carcere di Orvieto ove saranno a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria.