Da Monticchiello un video-appello contro la chiusura dei servizi sociali
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MONTICCHIELLO. In tutta Italia stanno per chiudere 455 uffici postali. Altri 608 avranno una significativa riduzione d’orario. Molti di questi paesi si trovano nella condizione di Monticchiello, dove non c’è una banca e non ci sono nemmeno mezzi di trasporto pubblici per raggiungere i paesi vicini. La posta è aperta solo due giorni a settimana e non è in perdita economica: l’ufficio è in attivo, i costi sono ripagati. La chiusura decisa da Poste Italiane, dunque, aggiunge al tradimento del mandato universale dell’azienda pubblica l’amaro di un controsenso economico.
Stupiscono anche i metodi con cui la decisione è stata presa: senza nessun confronto con i territori e le popolazioni coinvolte, senza nessuna proposta di possibili soluzioni o alternative ai tanti disagi che questo comporterà. Un metodo che è indice di una pericolosa dissociazione tra responsabilità pubblica di certi incarichi e pratiche dirigistiche indegne di un’azienda pagata con i soldi dei cittadini.
Il video-appello del Teatro Povero, con inserzioni dallo spettacolo appena concluso Il paese che manca, si rivolge ai cittadini, ai politici, alle istituzioni e ovviamente a Poste Italiane.