L’Osservatorio nazionale sulla salute della donna li assegna ogni due anni
VALDELSA. Sono due i “bollini rosa” che Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, ha assegnato all’ospedale di Campostaggia per il biennio 2018-2019, per i servizi “a misura di donna”.
Ogni due anni, dal 2007, questa associazione stila un elenco degli ospedali , a livello nazionale, che offrono i migliori servizi per la popolazione femminile, con particolare riguardo alla promozione della medicina di genere, e assegna loro tre, due o un bollino, in base al punteggio ricevuto.
I due bollini all’ospedale di Campostaggia sono venuti fuori dall’applicazione dell’algoritmo matematico che l’Associazione Onda applica alle risposte fornite in un questionario di candidatura, successivamente validato da un apposito Advisory Board multidisciplinare.
L’ospedale di Campostaggia entra quindi a far parte da quest’anno del Network di ospedali premiati che riservano un’attenzione particolare ai servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie femminili.
La cerimonia di consegna della targa si è svolta questa mattina a Roma presso l’Auditorium Biagio d’Alba del Ministero della Salute dove a riceverla c’era personale dell’Azienda Usl. Nella Usl Toscana Sud Est sono altri tre gli ospedali che da anni ricevono i “bollini rosa”: il “Misericordia” di Grosseto, l’ospedale San Donato di Arezzo e l’ospedale del Valdarno.
Nel 2017, sono 306 le strutture italiane premiate, delle quali 71 con il massimo riconoscimento. 13 ospedali, invece, hanno ricevuto una menzione speciale per la presenza di un percorso diagnostico-terapeutico dedicato alle donne, l’elenco completo sarà visibile sul sito www.bollinirosa.it a partire dall’8 gennaio 2018.
Tre i criteri di valutazione degli ospedali: la presenza di aree specialistiche di maggior rilievo clinico per la popolazione femminile, l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e l’offerta di servizi per l’accoglienza. In questa edizione, inoltre, sono state introdotte anche la Geriatria e la Pediatria, è stata valutata la presenza di percorsi “ospedale-territorio”, è stato dato rilievo alla presenza della pet-therapy.