L'artista si è raccontata sul palco del Mascagni, sollecitata dall'amico e drammaturgo Pino Strabioli
CHIUSI. Orizzonti Festival sceglie di chiudere con uno dei personaggi più importanti della scena teatrale e televisiva italiana. Franca Valeri si è raccontata sul palco del Teatro P. Mascagni con l’amico e drammaturgo Pino Strabioli. Una sera intensa ed emozionante che chiude dieci giorni di programmazione interamente dedicata alle arti performative. La multidisciplinarità è infatti la cifra che da un paio d’anni identifica Orizzonti Festival sotto la guida del direttore artistico Andrea Cigni: musica dal vivo, teatro, danza, opera, mostre e laboratori improntati alla fusione della tradizione con il contemporaneo. Numerosi artisti hanno animato i luoghi di questo festival, nella stessa serata è stato possibile vedere a teatro La Notte di Pippo Delbono e Cavalleria Rusticana in Piazza Duomo, così come il concerto di Baglini-Chiesa al Chiostro di S.Francesco ha preceduto le Metamorfosi (di forme mutate in corpi nuovi) di Fortebraccio Teatro. Una manifestazione trasversale alle arti performative ma anche ai luoghi della città di Chiusi: la storia e la cultura del territorio sono diventate materiale vivo a cui attingere e i luoghi della città spazi da riscoprire. Questa XIII edizione si conclude con la convinzione che ancora tanto si possa fare nella direzione di una continuità e connessione con il territorio di Chiusi: Orizzonti Festival si propone il duplice obbiettivo di esportare la storia e le tradizioni della città di Chiusi e insieme importare in questo territorio elementi di ricerca e sperimentazione culturale italiana e internazionale. Il vicesindaco Juri Bettollini con la Presidente della Fondazione Orizzonti d’Arte Silva Pompili e il direttore artistico Andrea Cigni hanno dichiarato durante la presentazione del tema dell’edizione 2016 del Festival la necessità di lavorare con più continuità nell’arco dell’intero anno per raggiungere questi obiettivi. Dalle scuole alle realtà cittadine Orizzonti Festival non può limitarsi a rappresentare soltanto 10 giorni estivi di eventi ma deve diventare un elemento costante nella programmazione artistica della fondazione e della città. Questo il percorso che condurrà a Orizzonti Festival 2016, La Follia, tema individuato per la prossima edizione; Follia intesa nel senso di quella leggera sconsideratezza, necessaria per saper sostenere ed intraprendere percorsi coraggiosi e arditi.