CHIANCIANO TERME. La Regione Toscana ha approvato la proroga del termine per l’adeguamento delle piscine ad uso natatorio al 31 dicembre 2016; la proroga è stata confermata dal Consigliere Regionale Stefano Scaramelli, Presidente della Terza Commissione Sanità. L’Amministrazione comunale di Chianciano Terme a fine gennaio 2016 si era resa promotrice e Capofila a livello regionale di una iniziativa finalizzata a chiedere alla Regione Toscana una ulteriore proroga della normativa regionale in materia di adeguamento delle piscine ad uso natatorio, fissata precedentemente per il 31 marzo 2016, ed aveva contattato tutti i comuni della regione Toscana, molti dei quali avevano sottoscritto la richiesta.
«Un sentito ringraziamento va, a tal proposito, al Consigliere Regionale Stefano Scaramelli – afferma il Sindaco del Comune di Chianciano Terme, Andrea Marchetti – che si è fatto carico delle nostre istanze e di quelle dei Comuni che hanno aderito alla nostra iniziativa e per aver fatto sì che la problematicità si risolvesse positivamente».
Come il Comune di Chianciano Terme, che ha un Centro Polisportivo con piscine interne ed esterne costruito a metà degli anni Ottanta, molti sono, infatti, i Comuni toscani che hanno impianti sportivi e natatori che necessitano di lavori straordinari per l’adeguamento alle normative, lavori per i quali occorreranno considerevoli stanziamenti per adempiere alle indicazioni normative stesse.
Il Comune di Chianciano Terme, dopo aver effettuato un sondaggio a campione su alcuni Comuni toscani, per capire a che punto erano con l’adeguamento ed aver riscontrato che non solo gran parte degli impianti presenti necessitano di consistenti lavori, ma che le Amministrazioni comunali si trovavano in serie difficoltà economica-finanziaria, essendo particolarmente impegnativo lo stanziamento per l’adeguamento, aveva ritenuto opportuno dare avvio ad un confronto con tutti i Comuni toscani, per farsi congiuntamente promotori di una richiesta di proroga per l’adeguamento.
Queste le motivazioni che avevano spinto l’Amministrazione di Chianciano Terme a farsi promotrice con i Comuni toscani: rischio chiusura delle strutture sportive in quanto le cifre previste per gli adeguamenti degli impianti sono considerevoli e non facilmente reperibili nel Bilancio dei Comuni, cosa che avrebbe avuto come conseguenza il rischio di chiusura degli impianti stessi, creando un disservizio ai cittadini; risorse finanziarie irreperibili: molti Enti, compreso il Comune di Chianciano Terme, non avrebbero potuto impegnare le ingenti somme necessarie per l’adeguamento strutturale degli impianti; danni gestionali: alcune strutture natatorie Comunali, come nel caso di Chianciano Terme, non sono gestite direttamente dall’Ente ma date in gestione esterna e la chiusura delle strutture alla data del prossimo 31 marzo, quando gli impianti sportivi e natatori sono nel pieno della loro attività, avrebbe creato criticità con i gestori, con conseguente danno economico di gestione e forti disagi per gli utenti.