
POGGIBONSI. L'occupazione dell'istituto Roncalli-Sarrocchi arriva in Consiglio comunale a Poggibonsi, attraverso una interrogazione a firma del consigliere di Forza Italia Tommaso Lorenzi.
"Dopo la notizia della diffusione di alcuni video su internet che ritraggono alcuni studenti dell'istituto in atteggiamenti pericolosi e diseducativi all'interno della scuola occupata – scrive Tommasi in una nota stampa – abbiamo presentato un'interrogazione che verrà discussa nell'ambito del consiglio comunale di domani (7 novembre). Ci sembra un atto doveroso chiedere al Sindaco Rugi se sia vero ciò che viene affermato dagli studenti responsabili delle proteste, ovvero che il sindaco stesso abbia appoggiato la decisione di alcuni studenti di occupare illegalmente la scuola, presenziando (peraltro senza l'autorizzazione del dirigente scolastico) a un'assemblea tenutasi all'interno del Roncalli-Sarrocchi".
Oltre al fatto, ovvio, di non condividere le motivazioni della protesta ritenute "frutto di strumentalizzazioni della sinistra" il forzista chiede di finirla "con le illegalità in un luogo, la scuola, che esiste proprio per formare individui responsabili e rispettosi delle libertà di ognuno". "La scuola dovrebbe servire – insiste il consigliere di opposizione -per permettere agli studenti volenterosi di far lezione, non per per far sì che alcuni soggetti facciano gare di velocità sui carretti nelle rampe per disabili, o urlino parolacce e bestemmie per poi diffonderle su internet, come documentato sui video segnalati dagli amici della Lega Nord".
Il consigliere non comprende come mai alcuni esponenti delle forze politiche locali abbiano legittimato "tali forme estreme ed illegali di protesta presenziando addirittura a dibattiti all'interno della scuola occupata".
Cosa ne pensa il sindaco Rugi di ciò che è accaduto al Roncalli-Sarrocchi? domanda il consigliere al sindaco. Ritiene forse tutto questo una forma di protesta accettabile? Come mai tanto silenzio, domanda ancora Lorenzi, invece di una condanna di tutti a queste forme di illegalità?
"Nessuno pensa di impedire agli studenti di protestare per le ragioni che ritengono giuste, ma non si può permettere che questo accada sulla pelle di chi vuole studiare" conclude Lorenzi.