Il programma triennale, del costo annuale di 500 mila euro, prevede ogni anno 60 corsi di formazione in medicina termale (ECM) per 2700 medici di base (oltre 8000 in tre anni), 3 convegni e 2 ricerche scientifiche, 15 incontri con la clientela, 8-10 interventi annui in TV e Radio, in rubriche specializzate con personalità scientifiche di livello nazionale e internazionale.
Il progetto, proposto dal Comitato di Chianciano alla Società Terme nel febbraio 2007 e riproposto nel febbraio 2008, aveva avuto unanime consenso nell’incontro in Provincia del 7 aprile scorso con le istituzioni proprietarie delle terme ed era stato poi presentato dalla Fondazione Terme alla Fondazione MPS, senza poterne ottenere il finanziamento per mancanza di compartecipazione alla spesa.
All’incontro del 16 gennaio scorso, convocato dal Presidente della Provincia Fabio Ceccherini, hanno partecipato il Presidente della Fondazione MPS Gabriello Mancini e, per le rappresentanze locali, il Sindaco Guido Bombagli con l’Assessore Antonio Altobelli, il Presidente delle Terme Sirio Bussolotti con il Direttore Pier Francesco Bernacchi.
Il Comitato Terme, Sanità & Natura, presente nella persona del professor Antonio Fraioli affiancato da una numerosa delegazione, ha introdotto la discussione richiamando l’importanza della difesa e del rilancio delle presenze termali che, pur lasciate alla spontaneità, forniscono ancora il maggior numero di presenze alberghiere oltre a fornire i maggiori introiti all’azienda terme. Il Comitato ha sottolineato che la crisi si è incaricata da sola di dimostrare quanto è divenuto urgente, dopo quasi due decenni di abbandono, investire nella risorsa termale chiancianese, unica nella sua specificità in Italia, in Europa e forse nel mondo.
Il Comitato ha ricordato ai presenti di essersi costituito nel 2001 quando il comparto Acquasanta aveva ancora 700.000 presenze, impegnandosi con realismo alla ricostruzione di una Chianciano economicamente più articolata rispetto al passato e ricercando, nell’attuazione della legge 323 per il riordino termale e negli indirizzi sanitari della Commissione Europea il quadro di riferimento che legittima l’importanza e l’urgenza di rilanciare la specificità termale curativa della stazione chiancianese. Senza questo rilancio, gli oltre 25 milioni di di investimenti su Chianciano, impegnati da Regione, Provincia, Fondazione MPS, e Soc. Terme di Gestione solo per opere e per interventi extra termali e d’immagine, non impediranno, una volta a regime, il precipitare ulteriore di una crisi dovuta appunto all’illusione di poter “abbandonare al passato” il comparto Acquasanta.
L’incontro ha perciò preso atto, per intervento diretto del Presidente Ceccherini, della necessità di riordinare la scala degli investimenti su Chianciano, per poter attribuire la priorità anche al rilancio delle cure termali. Da qui l’importanza e l’urgenza di promuovere intanto il progetto triennale facendosi carico collegialmente dei suoi costi.
L’incontro si è perciè concluso concordando che la “Fondazione Terme di Chianciano” richieda nuovamente alla “Fondazione MPS” il finanziamento del primo anno del Programma Triennale da sviluppare su Roma e Lazio. L’impegno di spesa per il 2009 è indicato in 500 mila euro; è stata indicata anche la compartecipazione necessaria per potervi accedere, quantificata in 150 mila euro, di cui € 50 mial da reperire nella “comunità economica di Chianciano Terme” e 100 mila euro nel “Fondo di Sviluppo della Provincia di Siena”.
Il Comitato Terme si augura che la riunione della “comunità economica cittadina,” convocata dal Sindaco per mercoledì (28 gennaio) possa raggiungere tale obbiettivo rendendosi consapevole della priorità che assume il recupero delle presenze termali. "La Comunità deve anche avere presente che tale contributo straordinario – scrive nel suo lungo comunicato il Comitato Terme, Sanità & Natura – è oggi richiesto perché la Società Terme spa, non ha rispettato in passato l’impegno contrattuale di rilanciare innanzitutto il comparto curativo ed è attualmente in difficoltà per aver operato investimenti ingenti extra-termali che, seppure opportuni, hanno avuto costi molto superiori alle previsioni e risultati inferiori alle aspettative. Sarà sufficiente quindi che le iniziative del progetto triennale, dirette agli specialisti e agli 8000 Medici di base, producano l’arrivo di 1000 nuovi curandi per far fronte ai costi che oggi si richiedono alla Comunità e alla Provincia, oltre a produrre almeno 10.000 presenze alberghiere".
Coordinamento Comitato Terme