POGGIBONSI. Si è svolta lunedi (26 Gennaio) a Poggibonsi, nella sede Virtus, l’assemblea che ha visto il rinnovo del CdA e l’elezione unanime del nuovo presidente Pietro Burresi, il quale, nello svolgimento della sua carica, sarà coadiuvato da tre vicepresidenti: il presidente uscente Luca Renzi, Wallis Berti e Franco Cavallini.
Il nuovo consiglio si presenta con una composizione più eterogenea ed energica, grazie all’ingresso di nuovi volti di giovani e donne. In qualità di Sindaci Revisori sono stati nominati Marco Fossi, Simone Bartoli e Amerigo Lori. Don Luca Galgani è stato proposto come Assistente Ecclesiastico.
Il neo-presidente, nel ringraziare il presidente e i consiglieri uscenti per l’operato svolto, si è dichiarato pronto per affrontare il mandato affidatogli e ha affermato che il lavoro che sarà svolto per tutto il futuro quadriennio, mirerà al raggiungimento di essenziali obiettivi che non dovranno mai essere persi di vista. In primo luogo la costruzione del Palazzetto dello Sport
Imprescindibile sarà quello di formare giovani atleti consapevoli, capaci di comprendere il valore dell’attività sportiva nella sua funzione educativa e sociale. Per questo il rispetto dell’etica sportiva e i fondamentali doveri di lealtà, correttezza, diligenza e solidarietà saranno quelle stelle polari che ispireranno l’azione di tutto lo Staff Virtus.
Fare sport in salute, che si tradurrà nell’impegno della società nel monitorare la forma fisica dei propri iscritti attraverso visite medico-sportive e nutrizionali, allo scopo di far praticare lo sport al massimo della professionalità e in sicurezza. Ed è proprio in tale ottica che rientra la volontà di concretizzare l’ambizioso progetto di costruire un nuovo palazzetto dello sport, affinché gli atleti possano fruire di migliori servizi per svolgere al meglio la pratica sportiva.
Coinvolgimento degli atleti e delle loro famiglie in iniziative sociali promosse dall’Associazione Culturale Eventi, veicolo di consolidamento dell’aggregazione e del senso di appartenenza ai colori sociali, al fine di favorire l’integrazione, il confronto e la reciproca conoscenza.
Dunque, sport considerato come benessere, come opzione di civiltà, di cultura democratica, di valorizzazione dell’individuo; avversario della discriminazione sociale e di qualsiasi forma di razzismo, xenofobia e violenza.
Infine il CdA ha manifestato la propria volontà di intensificare tutti i rapporti con gli enti di propaganda sportiva e con le società sportive territoriali, e l’intento di costruire un nuovo rapporto dialettico con le Amministrazione pubbliche al fine di far valere i diritti dei propri atleti e delle loro famiglie.