POGGIBONSI. Da un anno perseguitava l’ex compagno minacciandolo, tempestandolo di telefonate ed sms e facendosi trovare spesso sotto la sua abitazione a qualsiasi ora del giorno e della notte. Ieri, i poliziotti del Commissariato di Poggibonsi l’hanno rintracciata a Drove, presso un distributore di benzina, dove l’uomo le aveva dato appuntamento. Così S. I., cittadina bulgara di 21 anni, e stata arrestata dagli agenti per atti persecutori.
Nel luglio dello scorso anno, dopo la separazione dalla moglie, un italiano di 43 anni, residente a Poggibonsi, aveva avviato una relazione con la straniera, conosciuta in un night club, che saltuariamente vedeva pur mantenendo contatti con l'ex-moglie. La giovane bulgara si era da subito dimostrata ossessionata da questo fatto. Così, aveva cominciato a telefonare alla donna, molestandola, tanto da costringerla a sporgere denuncia. Nel settembre 2008, la relazione si era interrotta, dato che l’uomo desiderava “recuperare” il rapporto con l’ex moglie, con la quale aveva anche ripreso la convivenza.
Nel gennaio di questo anno, quando ancora lo “stalking” non era previsto come reato, la ex moglie del 43enne aveva denunciato la giovane per molestie a mezzo telefono.
Ciò non era servito a fermare la donna che, in seguito ad un aborto subito aveva accusato la ex moglie di esserne la causa, per lo stress a cui l’aveva indotta, e minacciato la donna di controdenunciarla se la stessa non avesse ritirato la querela. La bulgara era stata così denunciata dalla Polizia per tentata estorsione.
Dopo questi fatti aveva continuato a telefonare, a qualsiasi ora della notte e del giorno, all’ex compagno, minacciando anche il proprio suicidio, e ai suoi familiari, senza risparmiare neanche il figlio della coppia, con chiamate anonime a distanza di pochi minuti l’una dall’altra.
Ieri, dopo che anche l’uomo ha sporto querela al Commissariato di Poggibonsi, intorno alle ore 13, la giovane ha cominciato a chiamarlo in maniera insistente, per una cinquantina di volte, chiedendogli un appuntamento. Il 43enne è stato costretto a fissare un incontro per le 14.20 presso un distributore di Drove.
Lì, dove la ragazza l’ha nuovamente minacciato, è stata arrestata dagli agenti della Volante del Commissariato, che la tenevano sotto controllo da alcuni mesi. La bulgara è stata poi associata alla Casa Circondariale di Firenze.
Nel luglio dello scorso anno, dopo la separazione dalla moglie, un italiano di 43 anni, residente a Poggibonsi, aveva avviato una relazione con la straniera, conosciuta in un night club, che saltuariamente vedeva pur mantenendo contatti con l'ex-moglie. La giovane bulgara si era da subito dimostrata ossessionata da questo fatto. Così, aveva cominciato a telefonare alla donna, molestandola, tanto da costringerla a sporgere denuncia. Nel settembre 2008, la relazione si era interrotta, dato che l’uomo desiderava “recuperare” il rapporto con l’ex moglie, con la quale aveva anche ripreso la convivenza.
Nel gennaio di questo anno, quando ancora lo “stalking” non era previsto come reato, la ex moglie del 43enne aveva denunciato la giovane per molestie a mezzo telefono.
Ciò non era servito a fermare la donna che, in seguito ad un aborto subito aveva accusato la ex moglie di esserne la causa, per lo stress a cui l’aveva indotta, e minacciato la donna di controdenunciarla se la stessa non avesse ritirato la querela. La bulgara era stata così denunciata dalla Polizia per tentata estorsione.
Dopo questi fatti aveva continuato a telefonare, a qualsiasi ora della notte e del giorno, all’ex compagno, minacciando anche il proprio suicidio, e ai suoi familiari, senza risparmiare neanche il figlio della coppia, con chiamate anonime a distanza di pochi minuti l’una dall’altra.
Ieri, dopo che anche l’uomo ha sporto querela al Commissariato di Poggibonsi, intorno alle ore 13, la giovane ha cominciato a chiamarlo in maniera insistente, per una cinquantina di volte, chiedendogli un appuntamento. Il 43enne è stato costretto a fissare un incontro per le 14.20 presso un distributore di Drove.
Lì, dove la ragazza l’ha nuovamente minacciato, è stata arrestata dagli agenti della Volante del Commissariato, che la tenevano sotto controllo da alcuni mesi. La bulgara è stata poi associata alla Casa Circondariale di Firenze.