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MONTERIGGIONI.Il consiglio comunale ha deciso la prosecuzione della convenzione col Comune di Siena per la gestione associata della materia previdenziale per i dipendenti, finora svoltasi in modo soddisfacente grazie alla professionalità dell’ufficio del comune capoluogo che ha un settore specifico dedicato a queste funzioni.
Inoltre, l’affidamento del servizio per la riscossione della pubblicità sulle pubbliche affissioni continuerà ad essere gestito dalla ditta Ica.
L’assessore all’Urbanistica, Adriano Chiantini, ha illustrato alcune varianti urbanistiche relative a terreni od immobili di proprietà comunale che sono stati valorizzati per poter essere successivamente alienati al fine di finanziare opere pubbliche oppure programmi di edilizia pubblica agevolata. Queste varianti hanno ricevuto contributi di valutazione paesaggistica da parte della Provincia e della Regione, che sono stati accolti. Fra aree interessate, ce n’è una a Castellina Scalo, nei pressi di via 8 marzo che potrà ospitare la nuova caserma dei carabinieri, una volta reperiti i necessari finanziamenti. Si tratta di un’ampia area, collegata alla futura tangenziale, nella quale potranno essere realizzati interventi di edilizia residenziale ed appunto della nuova caserma visto che quella attuale non consente l’aumento della dotazione di personale che invece richiederebbe la crescita della popolazione e delle attività economiche che è in corso da tempo a Monteriggioni.
Le minoranze consiliari si sono espresse in modo articolato sul punto. Gianni Polato, capogruppo di RC, ha criticato l’incongruenza di principio fra la valorizzazione dei terreni ed il Piano Strutturale che dovrebbe governare la pianificazione, con rischi di squilibrio. Per il capogruppo dell’Udc, Gianni Giacopelli, in questa fase, invece, non si sta discutendo sull’entità delle volumetrie ma solamente sulla loro ubicazione, previste dal Piano Strutturale in vigore. Per il capogruppo del Pdl, Casaletti, il problema della eventuale cementificazione va visto con più attenzione alla qualità che alla quantità dei volumi.
“Non sempre “il non costruire” rappresenta necessariamente un valore – ha aggiunto Casaletti – A volte è meglio un edificio in più in un contesto armonico che difendere a spada tratta il concetto che non si deve costruire”. La votazione complessiva sulle varianti è stata unanime con l’astensione di Polato. Una delle varianti era stata, comunque, ritirata prima del voto perché un documento era stato consegnato in ritardo alla commissione consiliare competente.
Inoltre, l’affidamento del servizio per la riscossione della pubblicità sulle pubbliche affissioni continuerà ad essere gestito dalla ditta Ica.
L’assessore all’Urbanistica, Adriano Chiantini, ha illustrato alcune varianti urbanistiche relative a terreni od immobili di proprietà comunale che sono stati valorizzati per poter essere successivamente alienati al fine di finanziare opere pubbliche oppure programmi di edilizia pubblica agevolata. Queste varianti hanno ricevuto contributi di valutazione paesaggistica da parte della Provincia e della Regione, che sono stati accolti. Fra aree interessate, ce n’è una a Castellina Scalo, nei pressi di via 8 marzo che potrà ospitare la nuova caserma dei carabinieri, una volta reperiti i necessari finanziamenti. Si tratta di un’ampia area, collegata alla futura tangenziale, nella quale potranno essere realizzati interventi di edilizia residenziale ed appunto della nuova caserma visto che quella attuale non consente l’aumento della dotazione di personale che invece richiederebbe la crescita della popolazione e delle attività economiche che è in corso da tempo a Monteriggioni.
Le minoranze consiliari si sono espresse in modo articolato sul punto. Gianni Polato, capogruppo di RC, ha criticato l’incongruenza di principio fra la valorizzazione dei terreni ed il Piano Strutturale che dovrebbe governare la pianificazione, con rischi di squilibrio. Per il capogruppo dell’Udc, Gianni Giacopelli, in questa fase, invece, non si sta discutendo sull’entità delle volumetrie ma solamente sulla loro ubicazione, previste dal Piano Strutturale in vigore. Per il capogruppo del Pdl, Casaletti, il problema della eventuale cementificazione va visto con più attenzione alla qualità che alla quantità dei volumi.
“Non sempre “il non costruire” rappresenta necessariamente un valore – ha aggiunto Casaletti – A volte è meglio un edificio in più in un contesto armonico che difendere a spada tratta il concetto che non si deve costruire”. La votazione complessiva sulle varianti è stata unanime con l’astensione di Polato. Una delle varianti era stata, comunque, ritirata prima del voto perché un documento era stato consegnato in ritardo alla commissione consiliare competente.