Interrogazione in Regione del Vicepresidente della Commissione sanità sull'ospedale della Valdichiana
NOTTOLA. Posti letto reparto per reparto, liste d’attesa ad oggi 13 ottobre suddivise per specialità, prospettive per il complesso ospedaliero e in particolare per la dotazione di personale sanitario: suona come un’operazione verità la carica che il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (Capogruppo di Forza Italia) muove alla giunta regionale sull’ospedale di Nottola, punto di riferimento sanitario per la Valdichiana senese che si trova a Montepulciano. La forma? Quella di un’interrogazione che ha appena preso la via del protocollo e, quindi, dei tavoli del governo regionale.
«Sorto in seguito alla revisione della rete ospedaliera nei primi anni 2000 – ricorda Mugnai – è spesso al centro della stampa che denuncia – si legge nell’incipit dell’atto – le croniche carenze di personale medico e problemi legati alla programmazione aziendale sia delle liste di attesa che del personale sanitario». Una ribalta scomoda, insomma, quella che ciclicamente punta i riflettori sul «blocco ‘ospedali riuniti della Valdichiana senese’».
E’ accaduto anche in questo periodo: «Recentemente – scrive Mugnai – anche i sindaci della zona avrebbero preso posizione su tali carenze spesso definite “strutturali” dell’ospedale. Si apprende sempre dalla stampa che le liste di attesa in ortopedia e chirurgia protesica siano di oltre un anno e che invece le possibilità di risposta dell’ospedale siano piuttosto limitate».
Su questa base, e «valutata la riforma dell’organizzazione della sanità toscana messa in atto dalla giunta regionale in questa legislatura», Mugnai interroga per ottenere in forma scritta una sorta di fotofinish sulla situazione ospedaliera. Nello specifico l’esponente di Forza Italia chiede di conoscere «i posti letto suddivisi per reparto, le liste di attesa suddivise per specialità (ad oggi)» e «le prospettive del complesso ospedaliero di Nottola, in particolare per la dotazione del personale sanitario nelle diverse unità ed in particolare per chirurgia, protesica, cardiologia e pediatria».