Nuovo progetto a Poggibonsi e San Gimignano che mette al centro i ragazzi, i loro bisogni e le loro risorse
VALDELSA. La strada non è soltanto un luogo di passaggio, è una rete che collega percorsi ed esperienze, è la voce dei ragazzi che proprio in questo luogo privilegiato si incontrano e crescono con gli altri. Parte da questa consapevolezza il nuovo progetto di educativa di strada, promosso dalla FTSA e finanziato dai Comuni di Poggibonsi e San Gimignano, per restituire protagonismo ai giovani del territorio e prevenire forme di disagio sociale. Gli atti vandalici nei confronti degli arredi urbani, il consumo di sostanze stupefacenti sono soltanto alcuni dei più diffusi comportamenti devianti che possono diminuire significativamente se si riesce a stabilire una relazione informale e di fiducia con i ragazzi, offrendo loro l’opportunità di essere ascoltati e partecipare all’organizzazione di attività stimolanti.
Incontrare i giovani nei loro luoghi di ritrovo, intessere con loro un rapporto basato sull’ascolto, sulla relazione, sulla fiducia, sul dialogo, ma soprattutto sul loro protagonismo all’interno della comunità: è questa la missione che hanno davanti gli educatori di strada. Un progetto ambizioso perché non è facile dare risposta a quella ricerca di stimoli positivi e propositivi che i ragazzi, in particolare adolescenti, manifestano. Tuttavia il successo delle edizioni precedenti dei percorsi di educativa di strada voluti dalla Fondazione dimostra che, grazie all’approccio informale, gli educatori hanno la possibilità di avvicinarsi e di conoscere anche i gruppi più diffidenti e maggiormente a rischio, organizzando con loro iniziative per far emergere idee, bisogni e risorse. L’intervento di educativa di strada permetterà, inoltre, di lavorare anche sulla prevenzione dell’abbandono scolastico, tramite il lavoro in rete con le scuole, i referenti dei centri per l’impiego e delle agenzie formative.
“Un percorso partito con osservazioni e mappature del territorio e che ora prosegue con l’obiettivo di ascoltare, comprendere il disagio giovanile e stabilire un rapporto di fiducia per costruire un senso di comunità – dice l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Poggibonsi, Filomena Convertito – L’educativa di strada è un progetto innovativo che vede la strada come luogo in cui l’adolescente può trovare risposta a quella ricerca di stimoli positivi e propositivi, attraverso il loro diretto protagonismo in iniziative co-progettate e finalizzate a far emergere idee, bisogni, risorse che consentano di rafforzare i fattori protettivi, ridurre quelli di rischio e ad aumentare l’autonomia”.
“Il servizio di educativa di strada – afferma Andrea Dilillo, Direttore Generale della FTSA – è parte di una rete di interventi per combattere e prevenire il disagio sociale delle giovani generazioni, che abbiamo deciso di sviluppare con i comuni valdelsani. In particolare il nuovo intervento di educativa di strada coinvolgerà le zone di Poggibonsi e San Gimignano, nei luoghi sensibili dove si trovano o transitano singoli e gruppi di adolescenti in orario pomeridiano e serale, come la Stazione Ferroviaria di Poggibonsi, il centro storico dei due comuni, il Vallone, la Rocca di San Gimignano, la zona del Bagolaro”.
“È in strada che i ragazzi si incontrano – spiega Matteo Ceccherini, coordinatore del progetto – che trascorrono del tempo ed è lì che accettano più facilmente di parlare e di aprirsi. Gli operatori, stando in strada con i ragazzi, dialogano con loro, conoscono le loro storie di vita, le loro risorse e criticità. Allo stesso tempo con i ragazzi gli educatori co-progettano attività da svolgere sul territorio in grado di proiettarli in un presente ma soprattutto in un futuro diverso”.