Redatto un documento firmato già da 100 persone e posto all'attenzione della rete su www.change.org
VALDELSA. È tempo che le comunità, a partire dai propri territori, si impegnino affinché la politica locale si adoperi per la tutela ambiente e per uno sviluppo sostenibile. Si tratta di praticare nel quotidiano un’idea di cura intesa come metodo a cui improntare l’azione, dove al centro vi siano la salute, la terra e l’ambiente come capisaldi del diritto a vivere una vita dignitosa.
Per conseguire la sostenibilità a lungo termine, infatti, dobbiamo considerare l’ambiente, il clima, l’economia e la società come parti inscindibili della stessa entità.
Il documento Noi, la Valdelsa e l’ambiente propone di mettere al centro valori umani e ambientali opposti alle disuguaglianze sociali e ai dettami del modello di sviluppo capitalistico dominante. Proprio da questi valori bisogna ripartire: dall’esperienza di tutte le realtà positive su scala locale, che già esistono e resistono, nel fare reti significative e nel rafforzare un proficuo e autentico confronto tra le realtà territoriali.
Per questo riteniamo necessario e non più rimandabile, visti i casi degli ultimi mesi, un momento di riflessione e discussione complessiva con i sindaci della Valdelsa.
Noi, la Valdelsa e l’ambiente
Di seguito il documento con i primi 100 firmatari
“La Valdelsa è un territorio unico e splendido, nel quale l’agricoltura ha svolto nei secoli un “semplice” ma duro lavoro di antropizzazione che l’ha portata a diventare una meravigliosa sinfonia paesaggistica in cui si coltivano e producono numerose eccellenze: Vernaccia di San Gimignano DOCG, Chianti dei Colli Senesi DOCG, Olio d’Oliva Toscano DOP, Zafferano di San Gimignano DOP, per citare solo le Denominazioni d’Origine. Un patrimonio enogastronomico che contribuisce alla fama e al prestigio dei territori di riferimento, e ne porta l’immagine un po’ ovunque nel mondo. L’impresa locale del vino e dell’olio da diversi anni si è fatta interprete in maniera diffusa di maggiore attenzione nei riguardi della natura e dell’ambiente, in una fase storica in cui la sensibilità verso questi aspetti ha reso e continuerà a rendere i consumatori sempre più attenti e consapevoli. Cospicui investimenti sono stati fatti, e un numero costantemente in crescita di aziende agricole ingrossa ormai le fila dei produttori biologici.
Le notizie di stampa relative alla Distilleria Deta, ovvero ampliamento della stagione produttiva a 300 giorni e conseguente innalzamento della ciminiera a 40 o 60 metri di altezza, meritano, a nostro avviso, alcune considerazioni.
Se pure da un lato pare non esserci più spazio per potersi opporre, non possiamo tacere le nostre preoccupazioni e il nostro disappunto per scelte che vanno in piena contraddizione con indirizzi di natura ecologica. La Distilleria Deta con la sua storica lavorazione stagionale delle vinacce per lo più locali era in grado di soddisfare a pieno la domanda dei produttori dell’area, realizzando il prodotto finale praticamente a km0. L’apertura del ciclo produttivo all’intero anno solare prefigura un incremento e un appesantimento del traffico con conseguenze sulle emissioni in atmosfera, oltre che di particolato. Inoltre, l’innalzamento della ciminiera, pur rispondendo probabilmente al bisogno di allontanare il più possibile dai residenti più vicini le emissioni di cattivi odori, di certo provocherà una diffusione molto ampia di fumi e vapori su tutto il territorio circostante, con possibili ripercussioni sull’ambiente, il paesaggio e su tutte le attività connesse alle produzioni agricole, comprese quelle agrituristiche. Ci riferiamo così a un bacino molto ampio di addetti che verrebbero penalizzati nel tempo.
Poiché però non si tratta del primo o unico episodio di “emergenza” nell’area industriale che costituisce il limite territoriale tra più Comuni della Valdelsa (San Gimignano, Poggibonsi, Barberino-Tavarnelle, Certaldo, Colle di Val d’Elsa) – ricordiamo per titoli la discarica, l’ampliamento della Ekos, il progetto di estrazione della CO2, lo smaltimento illegale di rifiuti nella 429, il PVG, l’installazione di antenne 5G– crediamo opportuno focalizzare l’attenzione delle Amministrazioni Comunali della Valdelsa su alcune questioni a nostro avviso cruciali:
1) i confini amministrativi non sono muri invalicabili, ed è quindi maturo il tempo di pianificazioni territoriali condivise, soprattutto per le aree industriali/artigianali che quasi sempre si trovano collocate ai limiti e in soluzione di continuità con quelle dei comuni vicini. I prossimi e imminenti piani strutturali dovrebbero trovare soluzioni condivise e soprattutto maggiore attenzione alla riqualificazione industriale in chiave ecologica.
2) temi e questioni rilevanti per ambiente e salute sono oggi i temi chiave per cittadini ma anche per un ampio e crescente numero di imprese, e questo vale soprattutto per un territorio come il nostro, nel quale salubrità, bellezza, natura, cultura, turismo e prodotti enogastronomici costituiscono un mix funzionale che è utile alla tenuta e allo sviluppo di tutto il comparto economico valdelsano. Per questo sarebbe opportuno il coinvolgimento preventivo di tutti i Comuni interessati ogni qualvolta si presentino situazioni potenzialmente critiche, anche per dimostrare che si è fatto tesoro delle esperienze precedenti.
3) le sempre maggiori attenzioni verso ambiente e salute devono trovare negli enti e nelle istituzioni preposte una doverosa attenzione e capacità di risposta. È fondamentale una adeguata presenza e conoscenza del territorio, migliori e maggiori capacità di intervento in termini di controlli, garanzie del rispetto delle norme vigenti e incisive attività volte a tutelare la salute in tutti gli ambienti di vita e lavoro e gli ecosistemi naturali. Le Aziende Sanitarie Locali, tramite le proprie strutture di prevenzione collettiva e promozione della salute, e l’ARPAT (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) oggi più che mai devono svolgere i fondamentali compiti istituzionali a loro assegnati, e per questo appare evidente la necessità di potenziare le rispettive attività, i controlli e gli interventi tesi a far rispettare le norme, garantire la salute, la qualità della vita e dell’ambiente, e ridare così fiducia a tutti i cittadini.
Su questi temi sollecitiamo quindi un confronto pubblico che veda presenti i sindaci dei comuni valdelsani.
Le Prime 100 firme
Elena Alfano, Barberino Tavarnelle
Carmine Aliberti, Certaldo
Marco Arduini, San Gimignano
Giacomo Baldini, San Gimignano
Grazia Bandini, Certaldo
Stefano Battistini, Barberino Tavarnelle
Sabrina Benenati, San Gimignano
Fabio Bennati, Barberino Tavarnelle
Fausto Bertoncini, Colle val d’Elsa
Valeria Bevilacqua, San Gimignano
Alfredo Bianchi, San Gimignano
Piero Boi, San Gimignano
Fiorella Bomè, Certaldo
Roberta Borri, Poggibonsi
Giovanni Bortolin, Certaldo
Antonio Breschi, San Gimignano
Mela Bruno, Certaldo
Simone Burgassi, San Gimignano
Claudio Burgassi, San Gimignano
Tommaso Campani, Barberino Tavarnelle
Alessandro Carmignani, Certaldo
Fabio Carriero, Poggibonsi
Silvia Cavallini, Certaldo
Franco Cazzola, San Gimignano
Erika Cherubini, San Gimignano
Carlo Conforti, Poggibonsi
Giancarlo Cucchiara, San Gimignano
Elena Del Siena, Poggibonsi
Isabella Devetta, Barberino Tavarnelle
Ettore Dii, Certaldo
Sergio Dondoli, San Gimignano
Massimiliano Fabozzi, Barberino Tavarnelle
Paolo Fantin, Barberino Tavarnelle
Paola Forconi, Barberino Tavarnelle
Daniela Fratini, Barberino Tavarnelle
Isa Furiesi, San Gimignano
Stefano Fusi, Barberino Tavarnelle
Riccardo Gabrielli, Barberino Tavarnelle
Anna Gambaro, Barberino Tavarnelle
Sandra Gherardotti, Barberino Tavarnelle
Zaccarias Gigli, San Gimignano
Caterina Giolitti, Barberino Tavarnelle
Arturo Giolitti, Barberino Tavarnelle
Andrea Giolitti, Barberino Tavarnelle
Alba Giorgio, San Gimignano
Barbara Grandi, San Gimignano
Stefano Grandi, San Gimignano
Donatella Innocenti, San Gimignano
Sabrina Lelli, Certaldo
Luigi Lisi, Barberino Tavarnelle
Barbara Lorenzoni, San Gimignano
Paolo Lucchesi, Firenze
Domenico Macaluso, San Gimignano
Tiziana Macchi, San Gimignano
Luca Maccianti, Colle val d’Elsa
Marcello Macini, Barberino Tavarnelle
Sauro Maestrini, Poggibonsi
Elena Majnoni, Barberino Tavarnelle
Francesco Manzi, Barberino Tavarnelle
Vanna Meiattini, San Gimignano
Elena Merelli, San Gimignano
Gaia Mezzadri, Barberino Tavarnelle
Tamara Migliorini, Colle val d’Elsa
Sara Montagnani, San Gimignano
Mara Nannoni, San Gimignano
Marcella Nattelli, Poggibonsi
Luciana Panci, San Gimignano
Stefania Paoli, Barberino Tavarnelle
Claudia Papi, Barberino Tavarnelle
Filippo Papi, Barberino Tavarnelle
Marino Papi, Poggibonsi
Italo Pecoretti, Certaldo
Antonio Pescetti, Barberino Tavarnelle
Paola Peyron, Poggibonsi
Silvia Pietroni, San Gimignano
Ivo Pintucci, San Gimignano
Duccio Pistolesi, Barberino Tavarnelle
Gian Carlo Poli, Certaldo
Stefania Provvedi, Barberino Tavarnelle
Raffaello Razzi, San Gimignano
Gianni Ridi, San Gimignano
Paolo Righi, San Gimignano
Paola Salvadori, Barberino Tavarnelle
Laura Scorsone, Barberino Tavarnelle
Elena Senesi, Barberino Tavarnelle
Alessio Senesi, Barberino Tavarnelle
Giulia Senesi, Barberino Tavarnelle
Giada Senesi, Poggibonsi
Silvia Serchi, San Gimignano
Adriano Scarpelli, Colle val d’Elsa
Viktoriya Skafaru, San Gimignano
Marco Spinelli, Colle val d’Elsa
Rosalba Spini, Certaldo
Federico Spini, San Gimignano
Stefano Stampa, San Gimignano
Cledy Tancredi, San Gimignano
Carla Tonelli, Barberino Tavarnelle
Roberto Vannini, Barberino Tavarnelle
Michelina Ventura, Poggibonsi
Manuela Wolff, Barberino Tavarnelle”
La raccolta firme continua su:
https://www.chng.it/KGNNWq4Ss9