Il Comitato denuncia "False giustificazioni ed apparenze
TORRITA SI SIENA/MONTEPULCIANO.Dal Comitato No alla fusione Torita Montepulciano riceviamo e pubblichiamo.
“Quando si andava a scuola, e si falsificava la firma del babbo per giustificare l’assenza, era molta la soddisfazione se questa riusciva bene. Di contro non pensiamo che siano soddisfatte le Amministrazioni Comunali di Montepulciano e di Torrita di Siena della riuscita dei Processi Partecipativi e Conoscitivi riguardanti la Fusione, organizzati con soldi nostri, per conto dei Comuni, dalla società privata EUBIOS.
La giustificazione di aver effettuato un percorso di partecipazione dei cittadini al processo di fusione c’è solo sulla carta.
La brochure sarà inviata alla regione Toscana, a cui chiediamo di approfondire e scoprire l’inganno, perché è suo compito controllare che i soldi pubblici vengano spesi a garanzia dell’effettiva partecipazione della cittadinanza. Se non lo farà, pagherà su una giustificazione falsa.
Rileggendo il programma di incontri che avevano lo scopo “ fondamentale che ogni cittadino giunga al voto disponendo di tutte le informazioni possibili e avendo chiarito ogni eventuale dubbio “, così è scritto, dobbiamo registrare che 2 su 5 non sono avvenuti ( 20.10.17 mercato settimanale Torrita e 16.12.17 Montepulciano ex Macelli ) e che gli altri hanno avuto una partecipazione, che, se si escludono gli addetti ai lavori, non ha mai superato le 10 presenze (tot. circa 30 su circa 21500 cittadini). Ci domandiamo a questo punto che senso ha il sondaggio previsto per il mese di gennaio, un sondaggio nel quale verrà chiesto di “esprimere un parere sulle proposte scaturite dai laboratori di discussione”. Questi laboratori non sono mai stati realmente creati, non c’è stato mai un dibattito vero, i cittadini non sono stati coinvolti.
Se c’è comunque una cosa evidente da sottolineare alla fine di questo percorso è proprio la mancata partecipazione dei cittadini che costituiva l’obiettivo principale. Quando non si partecipa a eventi importanti come al dibattito sulla Fusione del proprio comune con un altro, e quindi la sua soppressione, questo vuol dire che non si è interessati, che non si ritiene la fusione un’” opportunità ” e che la decisione di VOTARE NO AL REFERENDUM è già stata presa.
I cittadini di Torrita di Siena e Montepulciano hanno già le idee chiare e non ci stanno. Il percorso partecipativo è una giustificativo ingannevole, gestito in modo maldestro, roba da commedianti di basso profilo. Non si affronta così un tema delicato come la fusione tra due comunità che hanno le proprie radici nei secoli.
Il Processo di Fusione, come da sempre sosteniamo, è calato dall’alto e il consenso si cerca di trovarlo percorrendo altre strade, facendo leva sul potere politico e amministrativo, ed evitando il confronto vero e franco con i cittadini”.