Da oggi è possibile firmare anche online la petizione lanciata dalle associazioni del territorio
COLLE VAL D’ELSA. Prosegue a Colle la mobilitazione contro il progetto della nuova centrale idroelettrica sull’Elsa proposto dalle società PVG e MAK 2 e approvato dalla Regione Toscana. Dopo il ricorso in cassazione da parte del Comune di Colle di Val D’Elsa, del quale si attende l’esito, è partita una raccolta firme lanciata dal Coordinamento Salviamo l’Elsa che nasce dall’unione di numerose associazioni, comitati e cittadini. Sono già centinaia le firme raccolte su moduli cartacei attraverso incontri e banchetti al mercato, ma da oggi è possibile firmare online sul sito www.salviamolelsa.it. Fin dal titolo appaiono chiare le motivazioni della mobilitazione: “L’Elsa, il nostro fiume, è in pericolo! No al “Tubone” e no al prelievo del 50% dell’acqua”.
Per il Coordinamento Salviamo l’Elsa, promotore della petizione i primi firmatari sono: Francesco Corsi (presidente ANPI Colle di Val d’Elsa), Claudia Corti (presidente Associazione Amici di Romano Bilenchi), Chiara Salvadori (presidente Associazione Il Giardino dei Colori), Elisa Gabricci (presidente di Artesss), Fiorella Bomé (per il Comitato Attac Chianti-Valdelsa), Fiorenza Bettini (per il Comitato senese acqua bene comune), Helen Ampt (per il Comitato per la Salvaguardia della Montagnola Senese), Nicola Giuliano (presidente FIPSAS , Federazione Italiana Pesca sportiva ), Stefano Mori (per il Gruppo Archeologico Colligiano), Anna Capitani (presidente Associazione Il Telaio), Laura Comi (presidente Italia Nostra Siena), Andrea Siragusa (presidente Associazione LaGorà), Mario Provvedi (presidente Pro Loco Colle di Val D’Elsa), Marco Busini (presidente Lega Navale Italiana, Sezione Siena e Valdelsa), Alessandro Malandrini (presidente Società degli amici dell’arte), Aniello Ciaramella (presidente Theatrikòs APS, Teatro Arti Culture Discipline Olistiche).
Tra i primi firmatari tante figure legate al mondo accademico e del sapere: geologi, archeologi, storici, biofisici e studiosi delle rinnovabili: Curzio Bastianoni, storico, già direttore della Biblioteca degli Intronati di Siena; Alessandro Bagnoli, docente di Storia dell’Arte Medioevale; Claudio Leonzio, già professore ordinario di ecologia all’Università di Siena; Renzo Sabbatini, già professore ordinario di Storia Moderna, Università di Siena; Giacomo Baldini, direttore dei Musei Civici di Colle; Duccio Santini, architetto; Silvano Giusti, maestro vetraio; Meris Mezzedimi, professore, già preside della Scuola Media Arnolfo di Cambio; Andrea Benocci, conservatore al Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici; Gianluca Cornamusini, professore associato di Geologia Università di Siena; Paolo Cammarosano, già professore di Storia medievale presso l’Università di Trieste e direttore della Miscellanea Storica della Valdelsa e della Biblioteca della Miscellanea Storica della Valdelsa; Sandro Piazzini, naturalista zoologo; Marco Radi, biologo; Denise Ulivieri, professoressa di Storia dell’Architettura presso l’Università di Pisa; Oretta Muzzi, già docente di Storia Medievale all’Università di Firenze; Leonardo Terreni, archeologo e membro Comitato tecnico-scientifico del Museo del Cristallo di Colle di Val D’Elsa; Marino Centini, membro del Comitato tecnico-scientifico del Parco Fluviale dell’ Alta Valdelsa, già comandante del corpo forestale dello Stato a Colle di Val D’Elsa; Pietro Centorrino, biofisico e docente Università Ca’ Foscari, Venezia; Luigi Conte, biofisico; Claudio Passantino, biotecnologo ambientale; Annica Gelli, storica dell’urbanistica e autrice di studi sulle gore ed edifici andanti ad acqua a Colle; Laura Nocentini, già bibliotecaria della Biblioteca comunale di Colle; Giovanni Parlavecchia, membro del Consiglio direttivo della Società Storica della Valdelsa; Federico Pulselli, professore associato di chimica dell’ambiente e dei beni culturali all’Università di Siena; Simone Bastianoni, professore ordinario di chimica dell’ambiente e dei beni culturali all’Università di Siena; Isabella Calattini, dottoranda in scienze e tecnologie ambientali, geologiche e polari (con tesi sul fiume Elsa); Eugenio Macchia, Presidente del C.R.E.A. (Centro Ricerca Energia e Ambiente, Polo Universitario di Colle)
“Siamo a favore alla produzione dell’energia idroelettrica, ma sfruttando l’acqua in maniera sostenibile – si legge nella petizione -. Questo progetto invece comporta gravi danni al grande patrimonio della nostra città, compromettendone lo sviluppo turistico, economico e la fruizione collettiva legata al fiume e alle sue acque.
“L’impatto inoltre – spiega Claudio Leonzio, già professore di ecologia all’Università di Siena – sarà gravissimo dal punto di vista ambientale perché l’ecosistema del fiume Elsa è così ricco di biodiversità e habitat rari riconosciuti dall’Università di Siena, da poter diventare un SIC (Sito di Importanza Comunitaria)”