“Quella della liberalizzazione è una scelta maturata insieme ai negozianti, con cui abbiamo portato avanti la concertazione – spiega Valentina Rossi, assessore comunale alle attività produttive – ma anche la risposta ad una sollecitazione da parte degli ospiti e dei nostri cittadini, che hanno apprezzato la novità”. “Il questionario che abbiamo distribuito tra i commercianti per sondare le loro preferenze ha avuto un riscontro pressoché univoco ed ha evidenziato un alto numero di aperture festive effettuate, negli ultimi tre anni, da molti esercenti. Col nuovo regolamento abbiamo cercato di dare risposte soddisfacenti all’economia del nostro comune, che ha una grandissima vocazione turistica, e al tempo stesso di instaurare un rapporto di collaborazione e confronto con tutte le parti coinvolte”.
Ogni negozio potrà scegliere liberamente il proprio orario di apertura e chiusura, all’interno della fascia oraria che va dalle ore 7 alle 22 (alle ore 24 in occasione di feste, fiere, sagre e altre manifestazioni turistiche o culturali), fino a un massimo di tredici ore di apertura giornaliera. Ciascuno potrà scegliere se fare orario continuato oppure chiudere all’ora di pranzo, per riprendere l’attività nel pomeriggio. Gli orari giornalieri dovranno essere comunicati al pubblico esponendo un cartello ben visibile all’esterno del negozio, che indichi anche l’eventuale giorno di chiusura infrasettimanale.
“Le nuove regole per il commercio – continua l’assessore Rossi – sono state decise dopo un confronto fra l’amministrazione comunale e i rappresentanti di commercianti e consumatori. A Radda il turismo rappresenta la principale fonte di sostentamento e le nostre sono prevalentemente piccole attività commerciali a conduzione familiare. Le pochissime strutture di medie dimensioni che abbiamo, vuoi per tipologia dei prodotti (vendita di mobilio) vuoi per scelta commerciale (Coop), già garantiscono l’apertura domenicale, almeno nel periodo estivo. Inoltre, la facoltà di apertura domenicale era prevista già nel precedente regolamento del commercio”.
Per quanto riguarda gli esercizi che somministrano alimenti e bevande, gli esercenti sono liberi di determinare l’orario di apertura e chiusura della propria attività fra un minimo di cinque e un massimo di diciotto ore, anche non continuative. L’orario di attività è scelto nella fascia compresa fra le 5 della mattina e l’una di notte, con eccezione per alcune festività e ricorrenze (6 gennaio, 14 febbraio, ultimo giorno di Carnevale, 15 agosto, festa del perdono, 24, 25, 26 e 31 dicembre) nelle quali gli esercizi potranno restare aperti fino alle tre di notte. I ristoranti, inoltre, in base al nuovo regolamento, dovranno esporre menu e prezzi anche il lingua inglese.