Il 14 febbraio ricorre il settimo compleanno della nascita del consorzio di bonifica
VALDICHIANA. Il 14 febbraio è la festa….. del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno che, nato nel 2014 in seguito all’introduzione della LR 79/2012, celebra il suo settimo compleanno.
In sette anni di vita, tante sono le sfide affrontate e vinte dall’ente, che, strada facendo, è cresciuto e si è consolidato migliorando la sicurezza idraulica del territorio, la tutela dell’ambiente fluviale e l’ascolto dei cittadini.
Dalla sua nascita ad oggi sono cambiate sede, dirigenza, organizzazione interna, in un progressivo e costante sviluppo che ha consentito al Consorzio di svolgere in modo sempre più efficace ed efficiente il suo duplice ruolo, sul fronte della difesa idrogeologica e della distribuzione collettiva della risorsa idrica alle imprese agricole.
La prova del nove è arrivata con la pandemia: la diffusione del Sars-COV-20 non ha rallentato la realizzazione delle manutenzioni ordinarie e tantomeno la progettazione di interventi utili per la difesa del suolo e l’agricoltura. A dimostrarlo il piano delle attività completato a tempo di record, i disegni di sviluppo dei distretti irrigui e lo studio di soluzioni e strategie per intercettare risorse diverse dal contributo di bonifica da investire sul reticolo.
Preziosa e indispensabile per raggiungere questi risultati è stata la sinergia sviluppata con il territorio.
“Una sinergia pronta a tradursi anche nello sviluppo di percorsi per una gestione sempre più condivisa, partecipata e consapevole dei corsi d’acqua”, annuncia la Presidente Serena Stefani.
“Continueremo ad investire energie e risorse nella cura del reticolo e nell’attività di prevenzione del rischio idraulico che i cambiamenti climatici mettono continuamente sotto stress”, continua Stefani. “Ma non ci fermeremo qui. Per rendere più sicuro il territorio è importante il massimo coinvolgimento di tutti i soggetti che su di esso vivono ed operano. Perciò ci stiamo dedicando ad avviare, in ogni area, contratti di fiume o di bacino: strumenti di confronto, dibattito e decisione in cui saranno coinvolti direttamente amministratori locali, enti, associazioni, imprenditori, professionisti, studenti, docenti e persone interessate a dare il loro contributo per migliorare la sicurezza, ma anche la fruibilità, la qualità e il valore dell’ambiente fluviale. Contiamo infatti di ampliare il Contratto di Fiume Civis Chiana, già operativo sul Canale Maestro; di far decollare un nuovo contratto di fiume sul tratto toscano del Tevere e di far partire tre diversi contratti di fiume sul tratto dell’Arno che si sviluppa all’interno del nostro comprensorio, contratti questi ultimi destinati a convergere nel Patto per l’Arno, il maxi-progetto promosso dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale su tutta l’asta del fiume, dalla sorgente alla foce”.
“Nato il giorno di San Valentino, il Consorzio non può non promuovere l’amore per i corsi d’acqua”, conclude Stefani regalando una battuta alla data in cui il CB2 celebra il suo anniversario.